L’incredibile vicenda di Umbriano: un contenzioso blocca da anni la riqualificazione

Il borgo fantasma è di proprietà da tempo dell'imprenditore Struzzi, ad eccezione della torre del Castello, che è ancora comunale. Tutto fermo, in attesa di capire cosa fare. Interviene il Movimento 5 Stelle

Da anni, il destino di Umbriano, un borgo fantasma nel cuore della Valnerina, pende da un filo di speranze e attese. Nel 2016, la giunta comunale di Ferentillo, di cui il Castello fa parte,  aveva dato il via libera al “Piano attuativo di Umbriano”, incluso uno schema di convenzione che avrebbe dovuto segnare l’inizio dei lavori di recupero. Tuttavia, a distanza di anni, nessuna firma è stata ancora apposta dal Comune, lasciando il progetto in un limbo di incertezze.

Il recupero di Umbriano non rappresenterebbe solo un rilancio per il borgo stesso, ma porterebbe benefici tangibili sia in termini economici che sociali, con la promessa di nuovi posti di lavoro e una spinta significativa al turismo. Eppure, nonostante il chiaro interesse comunitario e la nulla spesa prevista per le casse comunali – con tutti i costi a carico della ditta interessata al recupero – il progetto stenta a decollare.

L’imprenditore Mauro Struzzi possiede tutto il Castello, tranne la torre, di proprietà comunale e vorrebbe trasformare gli edifici di sua proprietà in un albergo diffuso, chiede risposte concrete dall’amministrazione, supportato anche dalle voci della minoranza che incitano alla firma della convenzione, rimasta in sospeso da troppo tempo. A queste sollecitazioni si aggiunge la diffida formale inviata da Struzzi al sindaco di Ferentillo e al responsabile dell’ufficio tecnico, segno di una crescente frustrazione per l’immobilismo.

L”intervento del Movimento 5 Stelle, attraverso l’interrogazione di Thomas De Luca, pone ulteriori interrogativi sulla natura dell’accordo tra pubblico e privato e sulle intenzioni di investimento della giunta Tesei. “È di assoluta importanza che il bene, nell’auspicabile investimento del privato, rimanga di piena fruibilità pubblica” è l’appello del Movimento, che sottolinea la potenzialità di sviluppo economico del borgo per l’intero territorio.

De Luca, richiamando una determina regionale del 2014, rimarca l’efficacia immediata del piano di recupero, che però non ha visto seguire azioni concrete. L’attenzione si rivolge ora alle possibilità di intervento della Regione per sostenere la riqualificazione di Umbriano, considerato un tesoro paesaggistico e culturale della Valnerina, e l’importanza di un ruolo proattivo per facilitare l’attuazione del piano.

Il quadro delineato da queste sollecitazioni ritrae un contesto di attesa e potenziale, in cui la volontà di valorizzare Umbriano come risorsa per la comunità si scontra con ostacoli burocratici e ritardi. La situazione chiama a una risposta concreta e tempestiva per non disperdere l’opportunità di rinnovamento e crescita per il borgo e per l’intera regione

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