Rivoluzione culturale a Terni: la storia di StraValentino

Una sinergia tra cultura, politica e comunità ha portato alla ribalta un festival unico, guidato dalle visioni di Riccardo Leonelli ed Emanuele Cordeschi

In un momento storico significativo per la città di Terni, si è assistito alla nascita di StraValentino, un festival ideato da un collettivo di artisti e cittadini, tra cui spiccavano le figure di Riccardo Leonelli e Emanuele Cordeschi. Questo evento ha visto la collaborazione di entità rilevanti come il Cgs Salesiano, l’Istess e la Fondazione Carit. Il festival ha beneficiato della partecipazione di talenti noti, quali Marzia Ubaldi con un recital esclusivo al Cenacolo, Alessandro D’Alatri che ha introdotto il suo lavoro “Casomai”, e Annalisa Aglioti con la performance “Moglie Modello”.

Il successo senza precedenti di StraValentino può essere attribuito non solo all’eccezionale qualità delle proposte culturali ma anche a una concomitanza di malcontento sociale e al clima politico teso, accentuato dalle imminenti elezioni. Questo contesto ha favorito anche un dibattito critico, culminato in un confronto aperto e senza precedenti tra i candidati alla carica di sindaco di Terni, inclusa la partecipazione di Leopoldo Di Girolamo.

La risposta della comunità ha superato ogni aspettativa, con richieste di partecipazione politica dirette agli organizzatori, le quali sono state però declinate per mantenere l’integrità e l’indipendenza del festival da influenze politiche. Nel seguito, StraValentino ha espresso sostegno alla nuova amministrazione Di Girolamo, collaborando attivamente agli eventi ufficiali della città e offrendo supporto pro-bono per rappresentazioni culturali significative, come “Scene da un matrimonio” di Bergman, interpretato da Daniele Pecci e Federica Di Martino al Teatro Secci.

Tuttavia, di fronte alla mancata realizzazione delle promesse politiche, StraValentino ha riacquistato il suo spirito originario di “contro-festival” nel 2012, riscuotendo ancora maggiore attenzione e coinvolgendo media nazionali, realizzando un programma culturale che ha raddoppiato gli eventi ufficiali promossi dal Comune. La satira ha giocato un ruolo centrale, con momenti di confronto diretto tra il sindaco Di Girolamo e la cittadinanza, oltre a parodie televisive che hanno coinvolto direttamente Leonelli.

StraValentino si è affermato come un punto di riferimento per artisti alla ricerca di visibilità, continuando la sua missione fino al 2015. La chiusura definitiva del festival è stata motivata dalla percezione di una progressiva istituzionalizzazione che ne minava lo spirito critico originale, nonostante il riconoscimento ufficiale da parte delle amministrazioni successive.

Negli anni successivi, la città di Terni ha visto l’alternarsi di nuove amministrazioni e la nascita di iniziative culturali volte a valorizzare la figura di San Valentino, tra cui il Valentine Fest, il Premio San Valentino e la creazione di simboli identitari come la mascotte “CiccioValentino“. Questi sforzi, unitamente all’impegno di enti locali e diocesani, hanno puntato a trasformare San Valentino in un pilastro per il turismo, la spiritualità e l’economia locale.

L’evento previsto per domenica 10 marzo rappresenterà un momento di riflessione collettiva sull’impatto di queste iniziative e sul futuro culturale e sociale di Terni, invitando tutta la comunità a partecipare attivamente a questo dialogo aperto e costruttivo.

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