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L’ex convento di San Pietro torna a nuova vita: dalla riqualificazione consegnati 7 nuovi alloggi Ater

Sette nuovi alloggi Ater Umbria consegnati a Terni ad altrettante famiglie. Si tratta della  conclusione dei lavori di riqualificazione dell’ex convento di San Pietro, situato, in via Manassei. La cerimonia di consegna degli alloggi ha visto la presenza tra gli altri dell’assessore alle Politiche della casa della Regione Umbria, Enrico Melasecche, del presidente di Ater Umbria Emiliano Napoletti, del direttore di Ater Umbria Marco Larini e dei funzionari.

L’edificio, di grande valenza storica e parte integrante del tessuto urbano di Terni, è stato trasformato in sette alloggi locati a canone concordato, resi possibili grazie a un finanziamento regionale e all’impegno finanziario di Ater Umbria.

Il costo totale dell’intervento, ammontante a 2.829.448 euro, testimonia l’ambiziosità del progetto, che ha visto la Regione dell’Umbria contribuire con 954.000 euro, mentre la restante parte è stata a carico di Ater Umbria. “Si tratta di un recupero molto bello che riguarda un immobile fino a tre anni fa abbandonato,” ha commentato  Melasecche, sottolineando la trasformazione di uno spazio prima invaso dal guano di piccione in un luogo di bellezza unica per sette famiglie.

L’ex convento di San Pietro, risalente al 1254 e arricchitosi nel corso dei secoli di storia e personaggi illustri, rappresenta un pezzo di storia ternana. La sua riqualificazione segna un passo importante nella conservazione del patrimonio storico cittadino, evitando il consumo di nuovo suolo e integrando l’edificio nel tessuto cittadino in modo funzionale e esteticamente valorizzante.

Nel dettaglio, si tratta di parte del convento annesso alla Chiesa di San Pietro ed è risalente al 1254. In origine nacque come piccolo oratorio agostiniano. La costruzione della grande chiesa iniziò ai primi del Trecento proprio dove sorgeva il piccolo oratorio. Nella seconda metà del Quattrocento Stefano Manassei finanziò la costruzione di una grande abside poligonale e la sua tomba fu collocata nei sotterranei del presbiterio. L’adiacente convento risale al Cinquecento. Quest’edificio ospitò numerosi personaggi illustri. Nel 1859 vi venne istituito il Noviziato dell’Ordine.

L’intervento ha previsto il miglioramento statico dell’edificio e il cambio di destinazione d’uso dei piani primo e secondo e dell’altana. Gli alloggi sono dotati di zona soggiorno con angolo cottura, 1, 2 o 3 camere da letto, 1 o 2 bagni più spazi di disimpegno.

“Siamo molto contenti,” ha affermato il Presidente Napoletti, evidenziando la lunga attesa e gli sforzi profusi per riportare in piena vita l’edificio: “Consegniamo appartamenti di alta qualità, capaci di buone performance anche in campo energetico. Il palazzo tornerà a vivere integrato nel tessuto cittadino in modo coerente e funzionale. Attraverso Ater la Regione è riuscita a mettere a disposizione di nuovo un ambito essenziale, che segnerà non solo un’importante parte di servizio e supporto, ma anche, e direi soprattutto, la possibilità di una prova effettiva della riqualificazione che si sta portando avanti tutta l’Umbria e anche a Terni, con forza e determinazione”.

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