Folgorato sul lavoro nell’astigiano, elettricista ternano muore a 32 anni

Si chiamava Nicholas Colombini ed è deceduto martedì dopo tre giorni di ricovero in ospedale. Sarà probabilmente disposta un'autopsia sul corpo del giovane,

Un drammatico incidente sul lavoro avvenuto a Quarto d’Asti ha provocato la morte di un giovane elettricista di Terni, Nicholas Colombini., di soli 32 anni. L’uomo è deceduto martedì scorso all’ospedale ‘Cardinal Massaia’ di Asti, dove era stato ricoverato in seguito a un grave infortunio subito nel pomeriggio di sabato 10 agosto. La vittima, impegnata in un intervento di manutenzione presso un capannone industriale, è rimasta folgorata durante il lavoro, perdendo subito conoscenza.

Nonostante l’intervento tempestivo dei colleghi e degli operatori del 118, che lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale, le condizioni di Colombini sono apparse subito critiche. Ricoverato in rianimazione, il quadro clinico del giovane tecnico non è purtroppo migliorato, portando al tragico epilogo che ha gettato nello sconforto familiari e amici.

Le indagini sull’accaduto sono attualmente in corso, con le forze dell’ordine e lo Spresal, il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro della Asl di Asti, impegnati a far luce sulle circostanze dell’incidente. Sotto la supervisione dell’autorità giudiziaria, sarà probabilmente disposta un’autopsia sul corpo del giovane, per accertare le cause esatte del decesso e stabilire eventuali responsabilità.

Colombini benvoluto e conosciuto da molti, lascia la moglie e due figli piccoli, oltre a un’intera comunità che in queste ore sta esprimendo il proprio cordoglio e sostegno alla famiglia.

Le reazioni dei sindacati

Arriva sulla vicenda la nota di Fiom Cgil di Terni e dell’Umbria: “Come giustamente sottolineato dalla Cgil di Asti nel giorno del tragico incidente, il 10 agosto 2024, siamo difronte ad una tragedia che poteva essere evitata – commentano dal sindacato – Da tempo stiamo chiedendo anche in Umbria una regolamentazione del sistema degli appalti, infatti senza regole certe si indeboliscono i diritti dei lavoratori, che troppo spesso pagano i pochi euro di risparmio nelle gare in termini di salute e sicurezza. Come Fiom e Cgil di Terni e Cgil dell’Umbria ci stringiamo nel dolore ai famigliari e agli amici della giovane vittima, rendendoci disponibili da subito per qualunque azione possa essere utile”.

 

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