Non solo la questione del Tutor. A Collestatte Piano e Torre Orsina i residenti chiamano il comune anche per la manutenzione delle strade, soprattutto quella che conduce a Marmore, una delle più trafficaate della città. Massimo Leopoldi, del circolo Pd locale, sottolinea come sia iniziata solo in questi giorni la manutenzione delle strade: “Ma non è finita- scrivono- Mancano solo gli ultimi 600 metri, dal bivio per Collestatte Paese fino al km 8+200 dove finisce il centro abitato di Collestatte Piano”.
Un quadro di incuria che il Pd imputa alla giunta Latini: “Le radici dell’erba si sono ingrossate a tal punto da aver fatto saltare la superficie dei marciapiedi, che vanno completamente risistemati. Così come ora vanno pulite le cunette con i mezzi adeguati, in modo da fare defluire correttamente le acque meteoriche. Per gli anni a venire insisteremo col comune affinché questi interventi di pulizia tornino ad essere adeguatamente programmati come avveniva fino a sei anni fa, quando gli almeno tre tagli iniziavano a marzo e proseguivano fino a giugno, senza costringere gli ottimi operai dell’agenzia forestale, cui va il nostro grazie per il lavoro svolto, a lavorare di gran lena a temperature proibitive a ridosso di ferragosto”
E rilanciano anche sulle altre strade che non siano la SS 209 Valnerina in questi giorni nelll’occhio del ciclone: “La strada di accesso a Torre Orsina, la strada di san Liberatore, la “panoramica” fino al confine con Montefranco, la Romita, strada dei Mandrilli, via Castellana, e hanno anch’esse vegetazione sporgente, o strade dissestate, o banchine ormai sparite e sostituite dai sassi.
Prioritario è risolvere lo stato pietoso della strada che conduce a Collestatte Paese, con la carreggiata ristretta dai sassi per oltre un metro in vari tratti e sfogatoie per acqua piovana tutte intasate.”
“Le manutenzioni – sottolineano – vanno programmate e non possono essere fatte solo a spot, dopo interventi a mezzo stampa del nostro circolo o dei cittadini. I soldi ci sono: una parte dei biglietti della Cascata delle Marmore è giusto che siano spesi per il territorio che li genera”