Un episodio di violenza in pieno ha sconvolto giovedì pomeriggio, attorno alle 15, il quartiere di Borgo Bovio. Ne riferisce Il Messaggero che ha parlato con la vittima, una quarantenne aggredita e rapinata della borsa in via Breda, non lontano da Ast. Si tratta del secondo episodio in due giorni dopo quello in via Rismondo.
La vittima ha raccontato con amarezza quanto accaduto: “Ho provato a resistere, ma quando mi è arrivato un altro pugno, in bocca, ho ‘mollato’. Meglio perdere la borsa che essere massacrata di botte”
La donna, una madre di famiglia, stava camminando verso casa di alcuni parenti nel quartiere Prisciano, quando ha ricevuto un messaggio dalla suocera che le chiedeva di acquistare alcune cose. Mentre si girava per tornare indietro, è stata avvicinata da un uomo. “Sarà stato alto uno e 80, di colore, con un caschetto di treccine. Mi ha chiesto una sigaretta e ho risposto che non l’avevo, perché non fumo”, ha raccontato la donna.
L’uomo, sulla trentina, non ha esitato a mostrare le sue intenzioni: ha strattonato la borsa della donna, che ha cercato di difendersi. All’interno della borsa c’erano 700 euro in contanti, prelevati la mattina stessa, tre carte bancomat e i documenti. La vittima ha cercato di resistere, ma l’aggressore l’ha colpita violentemente con due pugni al volto: uno all’occhio e l’altro alla bocca, graffiandola anche ad un braccio. Probabilmente, come racconta la donna, l’uomo era anche armato di coltello ed è per questo che alla fine la vittima ha preferito cedere e lasciare la borsa. L’aggressore è fuggito a piedi con il bottino, mentre la donna, terrorizzata e ferita, ha chiesto aiuto. È stata immediatamente trasportata in ospedale, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 7 giorni. Nel frattempo, i carabinieri hanno avviato le indagini per individuare il rapinatore e sembra che ci siano già elementi concreti.
La donna ha raccontato di aver subito bloccato le carte bancomat: “Ho fatto bene, perché la notte seguente, alle 3.40, qualcuno ha tentato un prelievo”, ha detto. Nonostante il sollievo di aver evitato ulteriori danni economici, resta la paura, tanto da decidere di non uscire più di casa senza il marito a meno di non avere emergenze
“Credo sinceramente che Terni abbia bisogno di un’opera di pulizia di questi soggetti che vivono commettendo reati, che condizionano le vite altrui. Sono dei criminali”, spiega.