La CISL Umbria interviene sulle modifiche alla legge regionale del 9 aprile 2015, apportate dal Consiglio Regionale dell’Umbria in merito a Sanità e Servizi sociali, con particolare riferimento agli ospedali e alle loro funzioni. Questi cambiamenti includono nuove “convenzioni” che interessano gli ospedali della Media Valle del Tevere e di Narni-Amelia, in collaborazione con le Aziende sanitarie di Perugia e Terni. L’obiettivo è ridefinire e valorizzare il ruolo degli ospedali territoriali, promuovendo sinergia e integrazione tra le strutture sanitarie.
La CISL, negli ultimi mesi, ha costantemente lavorato per affrontare le difficoltà emergenti nei territori, cercando soluzioni e proponendo idee concrete per migliorare i servizi sanitari locali. L’approccio del sindacato non si è limitato alla semplice critica, ma ha cercato di fornire proposte utili per migliorare l’accesso e la qualità delle prestazioni sanitarie. Una delle priorità principali è stata la creazione di una convenzione che potesse facilitare l’accesso alle prestazioni specialistiche per i cittadini della Media Valle del Tevere, riducendo la necessità di spostamenti lunghi e snellendo le liste d’attesa.
Secondo la CISL, è essenziale monitorare attentamente l’attuazione di queste nuove disposizioni, poiché il loro impatto sui cittadini e sugli operatori sanitari deve essere valutato. “Non abbiamo mai espresso giudizi pregiudizievoli sulle scelte locali, ma è cruciale verificare in che modo queste misure influenzeranno il territorio,” ha dichiarato il sindacato.
Per questo motivo, la CISL ritiene necessario istituire un Osservatorio che possa seguire da vicino il processo di riorganizzazione e garantire un controllo continuo sull’applicazione delle nuove norme. “L’Osservatorio dovrà entrare subito in azione, con l’obiettivo di valutare gli effetti concreti delle nuove disposizioni, sia per i cittadini che per gli operatori sanitari, la cui valorizzazione è strettamente legata alla qualità dei servizi erogati”.
In conclusione, la CISL Umbria ha lanciato un appello alle forze sociali e istituzionali, chiedendo l’apertura di un tavolo di confronto per discutere la costituzione dell’Osservatorio e per garantire che questa nuova fase della sanità regionale venga gestita in maniera ottimale.