Rifiuti, Auri stoppa il termovalorizzatore: è già scontro. Bandecchi: “Arricchiremo l’Emilia” (VIDEO)

Il consiglio direttivo dell'Autorità unica regionale per i rifiuti e l’idrico (Auri) ha deciso di sospendere in autotutela la procedura per la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore in Umbria, suscitando forti reazioni politiche.

Il consiglio direttivo di Auri ha deliberato con cinque voti favorevoli e tre contrari la sospensione della procedura per il nuovo impianto termovalorizzatore. La decisione arriva a seguito di una valutazione tecnica che ha evidenziato alcune criticità legate alla stabilità giuridica e al contesto necessario per una corretta gestione della sollecitazione al mercato. Nonostante l’intenzione di fermare l’iter, Auri ha precisato che tale sospensione non preclude una futura riattivazione della procedura, una volta risolti i problemi tecnici emersi.

Le discussioni durante il consiglio direttivo sono state particolarmente tese. Il consiglio, composto da nove sindaci di cui cinque appartenenti al centrosinistra e quattro al centrodestra, ha visto una divisione netta sulla proposta. I sindaci di Orvieto, Stroncone e Terni, tutti espressione del centrodestra, hanno votato contro la sospensione, mentre il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha scelto di non partecipare al voto. In un clima già di per sé acceso, la sospensione del progetto ha alimentato ulteriori polemiche politiche, specialmente tra le fila del centrodestra.

La sindaca di Orvieto Roberta Tardani, ha duramente criticato la decisione, paventando un possibile ampliamento della discarica cittadina come conseguenza della sospensione del termovalorizzatore. In un video diffuso sui social, Tardani ha sottolineato che la nuova giunta regionale deve chiarire le proprie intenzioni sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Non solo, il consiglio comunale di Orvieto ha dato il via libera alla richiesta di fermare la sospensione della procedura sul termovalorizzatore. Tuttavia, al momento del voto, l’opposizione ha scelto di abbandonare l’aula, segno di un malcontento crescente.

La Lega ha fatto eco a Tardani, avvertendo che la decisione di sospendere il progetto avrà un impatto negativo sulla Tari (la tassa sui rifiuti), destinata ad aumentare per le famiglie umbre. Inoltre, l’ampliamento della discarica, secondo il partito, potrebbe danneggiare la salute dei cittadini e compromettere ulteriormente l’ambiente. Rilancia Eleonora Pace (FdI): ““L’Umbria rischia l’ampliamento delle discariche sul proprio territorio. Il tutto senza che la nuova giunta di centrosinistra sia ancora in carica: ciò significa che in assenza di soluzioni alternative concrete sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, l’unica soluzione sarà l’ampliamento delle discariche in Umbria. L’opposto, in sostanza, del Piano Regionale di Gestione integrata dei Rifiuti, adottato dalla giunta Tesei e sostenuto da Fratelli d’Italia, che prevede la chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso un impianto di trattamento e recupero energetico, superando proprio il ricorso all’utilizzo delle discariche e rendendole residuali, come previsto anche dalle normative europee”. “Sul tema dei rifiuti quindi la nuova giunta già promette di dare il peggio di sé, ossia di voler far tornare l’Umbria indietro nel tempo per dare soddisfazione magari a una parte del campo larghissimo.

Durissimo anche Stefano Bandecchi che in un video su Instagram se la prende con “la sinistra del non fare nulla”. “Manderemo l’immondizia in Emilia, che così si arricchirà. Qui in Umbria invece niente”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Stefano Bandecchi (@bandecchistefano)

Dal fronte opposto, il Movimento 5 Stelle (M5S) non ha tardato a replicare. Luca Simonetti, neo consigliere regionale pentastellato, ha sottolineato che “l’unico ampliamento delle discariche umbre è quello fatto dalle destre Sulla delibera passata con soli 4 voti su 6 si espressero favorevolmente Tesei, Morroni, Fioroni e Melasecche. Dove stava la sindaca Roberta Tardani? Perché in quei giorni è rimasta in silenzio?” Il M5S ha ribadito che la soluzione migliore per la gestione dei rifiuti in Umbria sia il potenziamento della raccolta differenziata e l’implementazione di impianti per il recupero e il riciclo dei materiali.

Anche la deputata pentastellata Emma Pavanelli ha voluto replicare, accusando il centrodestra di diffondere informazioni fuorvianti per confondere i cittadini. Secondo la parlamentare pentastellata, le vere problematiche riguardano l’ampliamento delle discariche, operato dalla giunta regionale, e non la sospensione del termovalorizzatore.

In una nota ufficiale, Auri ha chiarito i motivi della sospensione, spiegando che la decisione è stata presa in seguito alle valutazioni tecniche emerse nella relazione del Responsabile unico del procedimento (Rup). La relazione ha evidenziato la necessità di operare in un contesto giuridico stabile e di rispettare i criteri previsti dal Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti. “La sospensione – conclude Auri – non pregiudica la riattivazione del procedimento in una fase successiva, riattivazione che potrà essere deliberata una volta definiti gli aspetti critici che attualmente caratterizzano il procedimento”.

 

 

Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Botte e risposte tra nuovi alberi e scorie in viale Centurini e la Festa alla...
Il consigliere Laurucci accusa la maggioranza: “Scelte effettuate solo per risparmiare sul bilancio e criteri...
Passeggiata
Firmato dal sindaco Bandecchi il provvedimento urgente: coinvolte tre aree del parco cittadino, interventi anche...

Altre notizie