“Abbiamo appreso dalla stampa e dell’albo pretorio, senza un preliminare confronto con il consiglio comunale, di un avviso pubblico dell’amministrazione comunale, rimasto aperto fino allo scorso 19 dicembre, per chiunque sia interessato all’acquisto o alla “valorizzazione”, di uno degli immobili comunali inclusi nei 17 lotti proposti dal comune.La manifestazione di interesse che riguarda o la possibile dismissione di buona parte del patrimonio o una “valorizzazione” dietro di quale si nasconde una lunghissima delega a terzi della gestione di beni del patrimonio”, così il capogruppo Pd a Palazzo Spada Francesco Filipponi sull’avviso pubblico del comune per i beni comunali dei bogrhi
Secondo Filipponi, questa azione compromette anni di investimenti effettuati dal comune di Terni per manutenzioni, con spese di milioni di euro. L’invito, rivolto a privati e professionisti, non tiene conto del significato storico e culturale di tali beni, molti dei quali rappresentano simboli fondamentali della storia cittadina.
Un esempio emblematico è l’ex palazzo comunale di Collescipoli, che attualmente ospita i vigili, la pro loco e l’archivio storico. “Si tratta di un bene tutt’altro che inutilizzato,” ha affermato Filipponi. Allo stesso modo, a Collescipoli si è lasciata decadere l’università Pegaso, che garantiva la manutenzione necessaria.
“Non si può risparmiare sul patrimonio simbolo della storia cittadina,” ha sottolineato Filipponi, evidenziando che queste dismissioni rischiano di cancellare il vissuto dei territori, soprattutto dei borghi e delle antiche municipalità. Una gestione integrata, volta a costruire un futuro sostenibile, richiede interventi concreti, come la costituzione della consulta delle antiche municipalità, anziché affidare il patrimonio a terzi.
Filipponi ha poi dichiarato che nelle prossime ore il suo gruppo “verificherà quante manifestazioni di interesse sono state depositate”, per proporre soluzioni alternative basate sul regolamento promosso in passato dal centrosinistra per la gestione dei beni comuni. Gli interventi prioritari riguardano la manutenzione, la cura della viabilità, la sicurezza e il decoro, escludendo categoricamente la dismissione dei beni comunali.