Il Giubileo 2025 è stato al centro di un vivace confronto durante il consiglio comunale di Terni, in una seduta che ha visto opporsi visioni diametralmente opposte sul potenziale turistico legato all’evento. Protagonisti del dibattito sono stati il consigliere di Fratelli d’Italia, Roberto Pastura, e l’assessora al turismo del Comune di Terni, Michela Bordoni.
Pastura ha sottolineato l’importanza del Giubileo come occasione di rilancio per il territorio: «Un evento straordinario, un momento storico che porta ricadute sui territori, anche su quelli limitrofi. Viterbo, ad esempio, ha già pianificato una serie di interventi per favorire il flusso dei fedeli. Sono attesi 30 milioni di visitatori. Cosa è stato intrapreso qui? Andava preparato un piano strategico ed operativo, diventando capocordata di un processo che definisse una visione».
L’assessora Michela Bordoni, chiamata a rispondere, ha adottato un approccio diverso, sottolineando il carattere religioso del Giubileo e smarcandosi dall’idea di un’occasione turistica: «Il Giubileo non è un evento straordinario. Rientra tra quelli religiosi ed ha una normale valenza religiosa, da non confondere assolutamente con il turismo. Va trattato come tale e noi lo stiamo trattando come tale».
Nel suo intervento, l’assessora ha evidenziato alcune iniziative già realizzate dal Comune, come l’anticipo dell’accensione della stella di Miranda e altre attività dal forte carattere spirituale: «Abbiamo acceso la stella di Miranda anticipando di un mese l’apertura della Porta Santa. Abbiamo ospitato il cardinale Bassetti. Abbiamo organizzato il concerto in duomo dedicato a Maria. Stiamo consegnando le Rose di San Valentino a tutte le ambasciate.»
Le parole dell’assessora hanno acceso gli animi in aula. Roberto Pastura è stato particolarmente critico, giudicando inadeguata la gestione dell’evento da parte dell’amministrazione. «La verità è che non avete fatto nulla. La cerimonia di accensione della stella di Miranda si fa dal 1987. Non vi siete inventati niente. Comuni come Viterbo hanno presentato piani strategici per intercettare i flussi turistici. A Terni invece consegniamo rose e facciamo un concerto.»
Le osservazioni del consigliere hanno portato alla luce un tema più ampio: la possibilità di valorizzare il patrimonio storico e culturale di Terni in vista del Giubileo. Secondo l’opposizione, i pellegrini attesi a Roma per ottenere l’indulgenza potrebbero essere attratti anche dalle bellezze naturali della Cascata delle Marmore, dalla Valnerina o dalla figura di San Valentino, patrono della città.
Il dibattito sul Giubileo 2025 ha messo in evidenza una visione contrastante tra chi considera l’evento una straordinaria opportunità per il turismo locale e chi lo interpreta esclusivamente come un momento di raccoglimento spirituale. Terni, con il suo ricco patrimonio culturale e religioso, potrebbe giocare un ruolo significativo nel flusso di pellegrini, ma le strategie per intercettarli restano al centro della discussione politica.