Spettacolo anti-aborto, Orizzonti Liberali Umbria: “Violata libertà di scelta”

Intervento dell'associazione politica che fa capo all'onorevole Marattin: "Non considerato che in platea avrebbe potuto esserci chi ha già usufruito del servizio". Sul fronte opposto attacca il Popolo della Famiglia

Continua a far discutere lo spettacolo anti-abortista “Cinque donne del Sud” proposto dal Comune e dal Movimento per la Vita in visione obbligatoria agli studenti delle superiori. Interviene con una nota la referente ternana di Orizzonti Liberali Carla Lanfiuti Baldi insieme al coordinatore regionale Alberto Tinozzi.

L’associazione che fa capo al deputato Luigi Marattin si scaglia contro la visione obbligatoria dello spettacolo “per di più senza alcun contradittorio, né prima né dopo, su un tema delicato come l’interruzione di gravidanza, non tenendo conto della possibilità che fra gli spettatori adolescenti avrebbero potuto esserci persone che avessero già usufruito di tale servizio, contribuendo a costruire nei ragazzi in fase evolutiva una visione unilaterale su una tematica invece profondamente divisiva anche all’interno dello stesso mondo cattolico”.

Orizzonti Liberali critica anche la risposta dell’assessore Altamura alle interrogazioni: “Se anche è vero che si potevano riscontrare le informazioni sullo spettacolo online – scrive l’associazione – l’obbligatorietà alla partecipazione avrebbe limitato la libertà di scelta dei singoli studenti, costringendoli a risultare assenti, invece che coinvolti in attività alternative. È preciso dovere dell’amministrazione informare i cittadini, particolarmente su un tema così delicato e complesso”.

E chiede conto dei rapporti con le associazioni Pro-Vita: “anche alla luce del fatto che la visione di questo spettacolo è stata anticipata, nel periodo delle feste natalizie, dalla proiezione all’interno di un Gazebo in Largo Villa Glori, di un video live action denominato “Baby Olivia” realizzato in collaborazione con il Movimento per la Vita nel quale viene mostrata la crescita di un feto durante la gravidanza”.

Orizzonti Liberali sottolinea che la libertà di espressione è sacrosanta ed inviolabile “anche quando riguarda temi sui quali non siamo d’accordo”, ma ritiene ingiustificabile “che iniziative di questo genere, volte a minare nelle fondamenta la legge 194 sull’interruzione di gravidanza vengano proposte alla cittadinanza senza il bilanciamento che sarebbe dovuto, magari organizzando eventi di segno opposto. Ancora più grave che a mettere il marchio sull’iniziativa sia un’amministrazione comunale, eletta anche con i voti di chi sul tema la pensa diversamente e che siano stati coinvolti ragazzi in fase evolutiva”.

Interviene il Popolo della Famiglia

Di segno opposto, ovviamente, la nota del Popolo della Famiglia che in una nota parla di “polemiche strumentali”: “Ancora una volta, assistiamo a un attacco ideologico nei confronti di qualsiasi iniziativa che esprima una posizione in difesa della vita e della maternità. È paradossale che coloro che si professano paladini della libertà di pensiero si scaglino contro uno spettacolo teatrale che racconta storie di donne e delle loro scelte di vita, accusandolo di essere “propaganda”.

Secondo il partito, c’è volontà di screditare l’iniziativa “insinuando che sia stata imposta agli studenti senza trasparenza. Le scuole hanno aderito liberamente alla proposta, e i partecipanti hanno avuto la possibilità di ascoltare una testimonianza artistica di alto valore. Nessuno è stato obbligato ad accettare un determinato punto di vista, così come nessuno ha mai imposto il silenzio su posizioni differenti”.

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