A Narni Scalo ha fatto tappa un circo dall’aria un po’ retrò, di quelli che evocano ricordi contrastanti. Nonostante un’atmosfera che potrebbe sembrare malinconica, gli spettacoli sono stati definiti piacevoli e coinvolgenti, con numeri di clown, acrobati e animali. Tra questi ultimi, spicca la presenza di capre, lama e altri ovini e caprini, nonché di un elefante indiano che, pur essendo di piccola taglia, non passa certo inosservato.
Un elefante libero nei prati pubblici
L’aspetto che ha sorpreso i residenti è la gestione dell’elefante, lasciato libero di muoversi tra i prati, senza recinzioni o controlli evidenti. L’animale, dal carattere mansueto, si aggira tranquillo, attirando la curiosità di adulti e bambini. Questa insolita situazione sembra aver incontrato anche il favore del Comune, dato che il pachiderma consuma fino a due quintali di erba al giorno, contribuendo alla “manutenzione naturale” delle aree verdi.
Il circo si è installato nei pressi della caserma dei Carabinieri e all’elefante è stata “assegnata” un’area compresa tra due strade. Senza fretta, il pachiderma ha brucato tutta l’erba disponibile, ripulendo il terreno in modo efficace.
Tra libertà e riflessione sul benessere animale
Se da un lato vedere un elefante pascolare liberamente in un contesto urbano è una scena rara, dall’altro restano dubbi sulla sua reale condizione. Non dovrebbe essere lì, eppure è probabilmente meglio rispetto a una gabbia di uno zoo. Il ritorno in India appare impossibile, mentre la sua presenza continua a sollevare interrogativi sul trattamento degli animali nei circhi.
Nel frattempo, la popolazione locale ha reagito con stupore e meraviglia: questa mattina, numerosi cittadini si sono avvicinati senza paura per osservare l’elefante da vicino. Lui, concentrato sulla sua “missione”, ha continuato tranquillamente a ripulire il prato, inconsapevole di essere diventato il protagonista di un dibattito più ampio sulla sua sorte.