Un furto che va oltre il danno materiale, colpendo il valore affettivo più profondo. Lo scorso 18 febbraio, Giulia Nicolao, figlia del compianto campione di nuoto Andrea Nicolao, si è recata al pronto soccorso di Terni, lasciando la sua auto nel parcheggio dell’ospedale, nei pressi della sede universitaria. Al suo ritorno, la terribile scoperta: i vetri posteriori del veicolo infranti e una scatola di legno rubata.
Non si trattava di un oggetto di valore economico, ma di un contenitore che custodiva foto, giornali, medaglie e riconoscimenti sportivi del padre, scomparso nel 2018. “Dentro c’erano tutti i ricordi di mio padre. Tanto di valore affettivo”, ha dichiarato Giulia, lanciando un appello sui social affinché chiunque ritrovi gli oggetti li restituisca. “Erano veramente un pezzo di cuore”, ha aggiunto con amarezza.
All’appello si è unito anche Fabio Moscatelli, delegato del Coni, che ha voluto sottolineare l’importanza della figura di Andrea Nicolao, campione europeo master nei 50 e 100 metri farfalla e stile libero in vasca lunga. “Andrea è stato un grande atleta, un Uomo di Sport, caro a tutti noi. Mi auguro che chi ha compiuto questo gesto riesca a ritrovare un minimo di dignità”, ha dichiarato Moscatelli, ricordando con emozione i momenti condivisi con la famiglia Nicolao.
In memoria del campione, ogni anno viene organizzato un meeting di nuoto, che nel 2024 ha raggiunto la seconda edizione. Un segno tangibile del legame tra Andrea Nicolao e la comunità sportiva, che ora si stringe attorno alla figlia nella speranza che i ricordi del padre possano essere ritrovati e restituiti.