Tavolo su Ast e Ambiente in Prefettura, chiesto dai sindacati e recepito dal Prefetto Antonietta Orlando. Un appuntamento importante perchè ha visto la presenza anche di Ast (presente l’ad Dimitri Menecali, il capo del personale, Giovanni Scordo, e il responsabile ambiente, Fernando Camponi), il sindaco Stefano Bandecchi con l’assessore Sergio Cardinali e il dirigente Renato Bernocco, i coordinatori delle Rsu di Ast, rappresentanti di Arpa Umbria, Vigili del fuoco e Usl e ovviamente i sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm, Ugl, Fismic.
“L’occasione – dice l’assessore Cardinali -è stata buona per fare il punto su salute e sicurezza in Ast, è stata un riunione importante perchè c’erano tutti gli attori. Il quadro emerso è di sufficiente tranquillità sulle questioni ambientali, ma il sindaco ha chiesto e ottenuto l’istituzione di un tavolo territoriale che dovrà approfondire le analisi che vengono fatte, per avere un quadro chiaro, per la tranquillità di cittadini e lavoratori. Dobbiamo ancora firmare l’accordo di programma, quindi è importante: necessitiamo di produrr euna quantità di acciaio importante, anche visto quello che sta succedendo in chiave armamenti, ma vogliamo farlo rispettando la salute dei cittadini e l’ambiente”.
La discussione, durata circa due ore, ha permesso un confronto sullo stato attuale della sicurezza e dell’impatto ambientale dello stabilimento. Le istituzioni competenti hanno fornito dati aggiornati sulla qualità dell’aria e sulle emissioni di nichel, che tanto preoccupano soprattutto i residenti della zona attorno ad Ast.
Simone Liti di Fim Cisl a margine della riunione spiega: “Abbiamo chiesto questo incontro per fare il punto sugli investimenti ambientali che sono propedeutici allo sviluppo di Acciai Speciali Terni, nell’ambito di una produzione sostenibile. L’azienda ha confermato tutti gli investimenti. Gli organi competenti hanno fornito i dati rispetto alla qualità dell’aria e del Nichel
Alessandro Rampiconi della Fiom aggiunge: “Si sta procedendo con il progetto di copertura della rampa scorie e della discarica (il cosiddetto “landfil mining ndr) per risolvere le criticità che ancora insistono nel quartiere di Prisciano, garantendo, allo stesso tempo, la continuità produttiva, in modo particolare dell’area a caldo. Inoltre, Ast si è impegnata, come annunciato, a proseguire gli investimenti per abbassare le emissioni in aria, in modo particolare del nichel, che vedranno una diminuzione per rientrare nei parametri delle nuove direttive europee per il 2030”. Dura la posizione della Uilm con Simone Lucchetti: “Riteniamo- sottolineano – positive ma non esaustive le analisi fatte dalla direzione aziendale di Ast rispetto agli investimenti ed agli obbiettivi sulle prescrizioni del Nichel per il 2030. Crediamo che le iniziative effettuate sulla polverosità della zona di Prisciano, possano, come da dichiarazione aziendale, una volta completamente concretizzate, abbattere nel 2026 le criticità fino ad ora riscontrate. Bene comunque i dati comunicati e la volontà di attivare un tavolo regionale”
Daniele Francescangeli (Ugl) ha espresso soddisfazione per l’incontro, sottolineando che la convocazione tempestiva ha permesso di avviare un percorso di dialogo costruttivo. “Gli elementi per proseguire ci sono, sia per tranquillizzare la cittadinanza che i lavoratori”, ha dichiarato.
Anche Giovacchino Olimpieri (Fismic) ha rassicurato sui dati ambientali diffusi dall’Arpa, confermando che “tutto è nella norma” e che non vi sono criticità tali da destare preoccupazione.