La Procura di Terni ha aperto un fascicolo d’indagine per lesioni colpose sull’incidente che ha coinvolto lunedì sera il ventiseienne operaio dell’Ecuador, in forza a Tarpojarvi rimasto ustionato dopo che le fiamme hanno avvolto un klinger per il trasporto scorie di Ast

L’iptesi è quella di una violazione delle norme antinfortunistiche. L’inchiesta, coordinata dal Pm Marco Stramaglia, al momento è a carico di ignoti e mira a chiarire le cause dell’incidente. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, si sta valutando la possibilità che una buca o un’irregolarità nel terreno abbia provocato un sobbalzo del mezzo di trasporto delle siviere, innescando la fuoriuscita di materiale incandescente che ha travolto l’operaio.

L’area dell’incidente è stata posta sotto sequestro per consentire gli accertamenti. Coinvolti nelle indagini carabinieri, Usl e vigili del fuoco, mentre il mezzo coinvolto, un Klingher, rimane a disposizione della magistratura. La sicurezza sul lavoro è al centro dell’attenzione, con i sindacati metalmeccanici che hanno avviato una trattativa con l’azienda per ottenere garanzie sugli standard di sicurezza prima della ripresa delle attività.

Nel frattempo, l’operatività della rampa scorie è sospesa, in attesa di interventi strutturali richiesti dai lavoratori, tra cui il ripristino del manto stradale, già segnalato in precedenza dai rappresentanti sindacali come fattore di rischio. Anche il Prefetto di Terni è stato coinvolto nelle discussioni per monitorare la situazione.

Le prossime ore saranno decisive, sia per l’evoluzione del quadro clinico del giovane operaio, ancora in prognosi riservata, sia per il proseguimento delle indagini, con l’obiettivo di chiarire eventuali responsabilità. Certamente, le parole dell’ex asessore Mascia Aniello  che ha chiesto le dimissioni del gruppo dirigente di Ast, riapre una questione calda, quella della sicurezza e dell’ambiente che a suo tempo fu motivo di discussione anche in Giunta, portando alle sue dimissioni.