Il comitato delle famiglie del centro storico di Terni lancia un nuovo grido d’allarme, all’indomani dei recenti episodi di disordine in corso Tacito. La loro preoccupazione, come sottolineano, è alimentata da una situazione di insicurezza che si trascina da tempo e da problematiche irrisolte legate alla viabilità. “Meno sicurezza e meno parcheggi,” affermano con amarezza, “questa è una ricetta che non funziona.”
In una nota, il comitato “esprime nuovamente forte preoccupazione per la situazione che ormai si protrae da oltre due anni sulla sicurezza nel centro storico della città, senza una vera risoluzione delle questioni che nel tempo hanno visto un evidente peggioramento.” L’ultimo episodio, che ha visto un giovane protagonista di un tentato furto con minaccia in un supermercato del corso principale, bloccato poi dalle forze dell’ordine, è solo la punta dell’iceberg. “Si tratta dell’ennesimo episodio gravissimo,” denunciano, elencando “continue incursioni e furti nei condomini e negli appartamenti, recentemente anche nelle auto parcheggiate, scippi in pieno giorno, delinquenza, risse e spaccate notturne nei negozi degli amici commercianti.”
A questo quadro già allarmante si aggiunge l’annosa questione della ZTL e della carenza di posti auto riservati ai residenti. “A farne le spese sono state ancora una volta le famiglie residenti del centro storico,” lamenta il comitato, evidenziando un “spopolamento continuo” del centro, che si riflette negativamente anche sul tessuto commerciale. Infatti, la perdita di residenti, principali clienti delle attività locali, ha portato alla chiusura di negozi e alla rinuncia delle nuove generazioni a proseguire le attività.
Neanche la modifica delle strisce di parcheggio, da bianche a gialle, ha sortito gli effetti sperati. Anzi, secondo il comitato, ha creato ulteriore confusione, equiparandole di fatto a quelle per disabili. “Ovviamente questa operazione necessitava di un controllo garantito, serrato, puntuale,” un aspetto che era stato “sottolineato per tempo, più volte, ritenendola indispensabile ma rimasta sempre inascoltata.”
Il comitato si sente “dimenticato,” con decisioni che appaiono “prese alla giornata” e influenzate da opinioni esterne. A distanza di mesi dall’introduzione delle strisce gialle, la situazione per i residenti non è migliorata, anzi, “probabilmente è peggiorata.” La ripartizione dei posti riservati, metà ai residenti con contrassegno R e l’altra metà ad altri titolari di permessi, unita alla mancanza di controlli, favorisce i “furbetti” che occupano a lungo i parcheggi destinati ai residenti.
La situazione si complica ulteriormente con la concessione di suolo pubblico ai commercianti, spazio spesso utilizzato come parcheggio o per l’allestimento di tavolini, sottraendo ulteriori posti al già esiguo 50% riservato ai residenti. Pur riconoscendo la correttezza dell’aumento dei parcheggi per disabili, il comitato fa notare che questi vengono ricavati dai posti gialli, penalizzando ulteriormente i residenti.
“Ci auspichiamo che, come ad ogni taglio di un albero ne vengono piantati altrettanti, lo stesso succeda con i posti riservati residenti,” è l’amara constatazione. Il progetto della ZTL aperta nei fine settimana non ha invertito la tendenza negativa: “le attività continuano a chiudere, il commercio si sposta nei centri commerciali e il centro muore.” La desolazione è palpabile: “Sempre più vetrine sono chiuse, le vie sono desolate e fenomeni di violenza e furti sono continui.” Anche la sicurezza percepita è ai minimi termini, con episodi di spaccio in pieno giorno.
Il comitato conclude con un appello a “saper lavorare anche sugli errori del passato e dare ascolto a chi conosce bene queste criticità,” auspicando un “passo indietro a salvaguardia del bene comune.”
Il comitato parla di evidente “peggioramento sostanziale della vivibilità del centro storico, ci sentiamo abbandonati”. “Però, continuiamo a dire che tutto va bene.”, concludono.