Le parole possono ferire profondamente, soprattutto tra i più giovani. Nella fase delicata della preadolescenza e adolescenza, l’indifferenza e l’aggressività verbale rappresentano una forma di violenza che troppo spesso passa inosservata. In risposta a questo fenomeno, Arciragazzi Amelia ha avviato un percorso partecipativo che ha coinvolto bambini, ragazzi e famiglie, con l’obiettivo di promuovere relazioni più consapevoli e rispettose.
Domenica 18 maggio, alla Casa del Sole di Amelia, si svolgerà una giornata speciale dal titolo “Insieme si crea amicizia, comunità attiva e solidale”. L’iniziativa culminerà nella presentazione della proposta “Impegno per le parole amiche per star bene insieme”, un progetto promosso dalla Tavola della Pace dell’Umbria che verrà sottoposto alla firma dei partecipanti, come simbolo di adesione concreta ai valori di rispetto e solidarietà.
L’incontro, che rappresenta la fase conclusiva di un percorso iniziato a marzo, racconterà le esperienze di giovani e famiglie impegnati nella costruzione di un ambiente relazionale più sano e inclusivo. L’approccio ha messo al centro l’ascolto attivo del disagio, la riflessione sulle dinamiche sociali e la promozione di azioni collettive per contrastare comportamenti aggressivi e individualisti, spesso amplificati dai social media.
Uno dei momenti più toccanti della giornata sarà la presentazione di un murale dedicato alla memoria della piccola Johanna, scomparsa prematuramente nel mese di febbraio. La pittura, realizzata dai ragazzi insieme all’artista Virginia Cucco Gasperoni, rappresenta un simbolo di affetto e comunità, ma anche di speranza e impegno condiviso. Il progetto artistico si inserisce nel più ampio percorso “Supporto di vicinato”, che sarà presentato alla presenza di Edoardo Renzi, coordinatore delle attività di PISTA – Inclusione solidarietà territorio promosso da Acli Perugia.
Nel corso dell’incontro verranno illustrate le tappe del percorso educativo svolto nei mesi scorsi: un viaggio tra le strade e i luoghi nascosti del centro storico di Amelia, esplorati dai giovani partecipanti per riscoprire gli spazi della comunità con occhi nuovi. L’obiettivo è stato duplice: rafforzare il senso di appartenenza e favorire relazioni basate su empatia e cooperazione.
I promotori dell’iniziativa hanno sottolineato come la società attuale sia segnata da un crescente individualismo, che spesso si traduce in forme di isolamento e in comunicazioni cariche di ostilità. L’invito, rivolto in particolare agli adulti, è a interrogarsi sul ruolo educativo che possono assumere, accompagnando le nuove generazioni verso una cultura del dialogo, della gentilezza e della solidarietà.