Treno soppresso e bus assente: venti viaggiatori bloccati a Tiburtina

Notte di disagi per pendolari e famiglie: il collegamento Roma-Terni salta, interviene la Polfer

Una ventina di viaggiatori, tra cui famiglie con bambini, sono rimasti bloccati sabato sera alla stazione Tiburtina di Roma dopo la soppressione del treno serale per Terni e l’assenza del bus sostitutivo previsto. L’intervento della Polizia ferroviaria ha evitato il peggio, ma i disagi si sono protratti fino all’alba.

Il collegamento ferroviario tra Roma e Terni si è trasformato in un incubo per diversi passeggeri nella notte di sabato 17 maggio. Il treno regionale 4538, in partenza da Roma Termini alle 22:57 e diretto in Umbria, è stato cancellato per lavori sulla linea. Secondo quanto previsto, un bus sostitutivo avrebbe dovuto collegare Roma a Orte, dove i passeggeri avrebbero potuto proseguire in treno verso Terni. Tuttavia, i piani non sono andati come previsto.

I viaggiatori, circa venti persone tra cui due bambini, si erano radunati presso la stazione Tiburtina, punto intermedio dove il bus avrebbe dovuto effettuare una fermata. Ma il mezzo non si è mai presentato. Intorno alle 23:45, la situazione era ancora ferma: nessun autobus all’orizzonte, nessun presidio Trenitalia a fornire informazioni, e un senso generale di smarrimento tra i presenti.

A raccontare l’episodio è uno dei malcapitati, attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook “Pendolari Terni-Roma”. Il suo racconto evidenzia la difficoltà di reperire informazioni ufficiali: la sala di controllo della stazione Termini, contattata tramite la Polfer, ha sostenuto che il bus era partito regolarmente, ma la fermata a Tiburtina non risultava prevista, trattandosi di trasporto regionale umbro fuori dalla loro giurisdizione.

L’unico mezzo sostitutivo confermato è stato quello arrivato direttamente a Orte. L’autista, sentito dalla Polfer, ha ammesso di aver ricevuto istruzioni precise di non effettuare la fermata a Tiburtina, decisione mai comunicata ai viaggiatori né integrata da un servizio alternativo.

Nel frattempo, i bambini si sono addormentati nei locali della Polfer, mentre la temperatura rigida della notte rendeva l’attesa ancora più difficile. Solo alle 2:30 del mattino, la situazione ha iniziato a sbloccarsi: una squadra di taxi è stata inviata per suddividere i viaggiatori tra coloro diretti in Umbria e quelli con destinazione Orte. Alcuni sono riusciti a rientrare a casa solo alle 4 del mattino.

L’episodio ha sollevato forti critiche sulla gestione del trasporto ferroviario regionale e sul coordinamento tra le diverse autorità competenti. Il viaggiatore autore del post ha annunciato l’intenzione di valutare azioni legali, ipotizzando addirittura una denuncia, dato il trattamento subito e i rischi corsi da persone in condizioni di evidente disagio.

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