Festa del Rinascimento: Acquasparta celebra la scienza e la fede

Dal 7 al 22 giugno la città umbra si trasforma in un palcoscenico rinascimentale tra dame, cortei, disfide e convegni

Acquasparta si prepara ad accogliere la XXVI edizione de “La Festa del Rinascimento”, in programma dal 7 al 22 giugno, con un ricco calendario di eventi che unisce storia, cultura, spettacolo e tradizione. La manifestazione rievoca l’arrivo in città del principe Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei, e anima l’intero centro storico con cortei in costume, sfide tra contrade e appuntamenti che riflettono lo spirito del Rinascimento.

Le tre contrade protagoniste – San Cristoforo, Porta Vecchia e il Ghetto – hanno già nominato le loro dame per l’edizione 2025. A rappresentarle saranno Eleonora Armadori per San Cristoforo, Silvia Carpinelli per Porta Vecchia e Federica Ficola per il Ghetto. Le dame guideranno le rispettive fazioni in una serie di gare e competizioni, simboliche nella contesa delle “chiavi della città”.

Il tema centrale di quest’anno, intitolato “Eretiche visioni. La terra intorno al sole o l’universo intorno a Dio”, affronta il delicato rapporto tra scienza e fede nella stagione rinascimentale. Attraverso convegni, incontri e rappresentazioni, verranno analizzate le trasformazioni del pensiero occidentale, che portarono alla nascita del metodo scientifico e alla rivoluzione copernicana, capovolgendo il sistema geocentrico in favore dell’eliocentrismo.

Uno dei principali focus culturali sarà l’invenzione del cannocchiale galileiano, strumento che permise a Galileo Galilei – amico di Federico Cesi – di potenziare l’osservazione scientifica della realtà. La Festa del Rinascimento approfondirà inoltre il processo per eresia che coinvolse lo scienziato pisano nel 1632, quando fu accusato di diffondere idee ritenute contrarie alle Sacre Scritture, proprio per aver sostenuto le teorie eliocentriche.

Rossano Pastura, presidente dell’Ente Il Rinascimento ad Acquasparta, sottolinea come l’atmosfera sia già carica di entusiasmo. I tamburi risuonano nelle strade e la partecipazione della cittadinanza è viva e sentita. “La festa è prima di tutto un momento di comunità – afferma Pastura – e la città si sta preparando con passione ai cortei e alle competizioni”.

Parallelamente agli eventi culturali e spettacolari, il pubblico potrà vivere un’esperienza immersiva tra le bellezze storiche e naturali di Acquasparta. Il borgo umbro, simbolo del Rinascimento regionale, custodisce Palazzo Cesi, cuore pulsante della festa, e la chiesa di Santa Cecilia, che ospita le tombe dell’illustre famiglia. Il territorio offre anche percorsi storico-artistici, escursioni archeologiche e itinerari naturalistici, arricchendo il valore turistico e culturale dell’intera iniziativa.

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