“L’Umbria può dire con orgoglio che qui non c’è omertà, come altrove”. Con queste parole il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, ha aperto il suo intervento a Palazzo Cesaroni, dove ha incontrato la Commissione d’inchiesta dell’Assemblea legislativa dedicata all’analisi di criminalità organizzata, corruzione, riciclaggio, narcotraffico e spaccio.
“In Umbria non ci sono conferme giurisprudenziali che possano far pensare a un radicamento come controllo mafioso del territorio, come invece risulta evidente in altre regioni”, ha spiegato Sottani. Tuttavia, ha avvertito che “questo non vuol dire che il fenomeno non ci sia”,