Prosegue il percorso dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni verso una sanità più responsabile dal punto di vista ambientale, grazie a una serie di interventi che combinano sostenibilità, innovazione tecnologica e razionalizzazione delle risorse. Le azioni intraprese si inseriscono in un più ampio piano regionale volto a ridurre l’impatto ecologico delle strutture sanitarie, ponendo l’ospedale ternano tra gli esempi più virtuosi a livello nazionale.
Tra gli interventi più significativi emerge l’adozione dei sistemi di anestesia con tecnologia AGC (Automatic Gas Control). Questa innovazione ha permesso di ottenere un taglio netto nell’uso dei gas anestetici ad alto impatto ambientale. “La riduzione dell’uso di sevoflurano e desflurano ha raggiunto punte del 58%”, si legge nella nota dell’ospedale. Si tratta di un risultato che, oltre a diminuire le emissioni di gas serra, concilia sostenibilità ambientale, sicurezza del paziente e contenimento dei costi.
Contestualmente, l’ospedale ha completato il passaggio a lampade scialitiche a tecnologia LED. Questa soluzione consente un drastico abbattimento dei consumi energetici, allungando al contempo la durata delle attrezzature e riducendo la produzione di rifiuti. Le nuove lampade, inoltre, emettendo meno calore, migliorano il microclima delle sale operatorie, con benefici diretti sul comfort di personale e pazienti.
In parallelo, è stato introdotto un sistema di illuminazione ambientale LED integrato nei controsoffitti, che contribuisce ulteriormente alla riduzione dei consumi e alla creazione di ambienti di lavoro più salubri. Grazie alla possibilità di regolare intensità luminosa e temperatura colore, l’uso della luce diventa più efficiente e adattabile alle diverse esigenze operative.
Secondo il direttore generale Andrea Casciari, gli interventi realizzati rappresentano “un passo concreto verso un modello di sanità pubblica capace di rispondere non solo alle esigenze cliniche, ma anche a quelle ambientali”. Casciari ha sottolineato come il comparto chirurgico sia “tra i più energivori e ad alto impatto”, e per questo l’impegno nella sostenibilità assume un valore ancora più rilevante.
“Siamo particolarmente orgogliosi di aver intrapreso un percorso di innovazione che può rappresentare un riferimento per l’intero settore sanitario”, ha aggiunto Casciari, indicando il progetto come un modello replicabile in altre realtà ospedaliere.