Arrivano altre reazioni, successive all’avvenuta firma a Roma dell’Accordo di programma per l’Acciai speciali Terni, firmato nel pomeriggio nella sede del Ministero dell’Industria e del Made in Italy, alla presenza dl ministro Adolfo Urso, dell’azienda, dei sindacati e dei rappresentanti istituzionali di Terni e dell’Umbria. Arriva una lunga e articolata dichiarazione dei Sergio Cardinali, assessore comunale allo sviluppo economico, presente proprio nella sede del ministero per apporre la firma in rappresentanza del Comune di Terni.
“Base dell’accordo – dice l’assessore nella nota comparsa sul sito web del Comune – è stata l’intesa tra Comune di Terni e Ast per la riconversione ambientale del sito: attraverso un progetto di landfill mining sulla discarica di Vocabolo Valle che consente la continuità produttiva dello stabilimento senza utilizzo di nuove aree, ma solo attraverso un aumento volumetrico delle stessa. Un’ azione fortemente voluta dal sindaco Stefano Bandecchi. Un progetto fortemente innovativo, che vede la messa in opera di misure doppie di isolamento della discarica rispetto agli attuali parametri di legge previsti; la costruzione di nuove infrastrutture di contenimento ambientale (rampa scorie per il contenimento delle polveri di Prisciano), mentre verranno potenziati il monitoraggio delle acque di falda, la qualità dell’aria e la gestione dei residui industriali, quest’ultima attraverso nuove progettualità per il recupero delle scorie, come materia prima seconda, per nuove filiere produttive, con l’obiettivo di minimizzare l’abbancamento di residui in discarica“.
L’assessore, poi, illustra tutti gli aspetti nel dettaglio dell’accordo firmato. Dopodiché conclude: “Il rilancio produttivo si consoliderà ulteriormente con l’avvio della costruzione di Zmill 11, un impianto avanzato per la laminazione, e con il nuovo forno Laf8, entrambi operativi entro il 2027. Questi investimenti sono pensati per aumentare l’efficienza energetica, migliorare la qualità dei prodotti e ampliare la gamma dell’offerta in settori ad alto valore aggiunto. A questi si affianca un ampio piano di riqualificazione di impianti esistenti: acciaieria, laminatoio a caldo, centro di finitura, tubificio, impianti di decapaggio e linee di processo a freddo verranno ammodernati in parallelo, con interventi distribuiti su tutto l’arco del quadriennio. Significativi anche i progetti per la digitalizzazione degli impianti, l’integrazione di elettrolizzatori e l’automazione delle linee produttive, che delineano un nuovo modello di fabbrica green e interconnessa“.