Umbria e Toscana fanno rete contro i treni sulla linea lenta: “Danni economici e sociali ai territori”

Le due regioni chiedono lo stop alla delibera che vieta ai regionali l’uso della Direttissima Roma-Firenze: a rischio mobilità, investimenti e sostenibilità.

mbria e Toscana, attraverso le rispettive amministrazioni regionali, fanno rete contro le nuove disposizioni introdotte con la delibera ART n. 178/2024 e il Prospetto informativo della Rete 2026, che prevedono l’eliminazione della deroga attualmente in vigore per i treni regionali sulla linea Direttissima (DD) Roma-Firenze, limitando l’accesso ai soli convogli con velocità minima di 200 km/h.

Una misura che, secondo gli assessori Stefano Baccelli (Toscana) e Francesco De Rebotti (Umbria), rappresenta un colpo durissimo al diritto alla mobilità dei cittadini del Centro Italia. “Tale prescrizione assume per le nostre regioni connotati di inaccettabile criticità, con impatti socialmente ed economicamente insostenibili”, sottolineano

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