Ast, Proietti dal ministro Pichetto: “Governo intervenga in fretta su energia”

La Regione Umbria punta a ridurre i costi energetici per Ast, in attesa dell’Accordo di Programma e del tavolo tecnico del ministero dell’Industria.

Il futuro di Acciai Speciali Terni (Ast) è stato al centro dell’incontro a Roma tra la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. La discussione si è concentrata sul problema del costo dell’energia, che penalizza l’azienda rispetto ai competitor internazionali e rappresenta un ostacolo alla firma dell’Accordo di Programma, fermo dal 2019.

Il nodo energia e le proposte della Regione Umbria

Durante l’incontro, la presidente Proietti ha ribadito la volontà della Giunta regionale di riservare una quota significativa dell’energia prodotta dagli impianti idroelettrici ternani alle imprese energivore umbre, una volta scadute le concessioni. Inoltre, ha avanzato due ipotesi tecniche per ridurre i costi dell’energia, che negli ultimi due mesi hanno subito un forte aumento, con conseguenze pesanti per Ast e per il sistema produttivo locale.

Il ministro Pichetto Fratin ha confermato che il Governo sta lavorando a un decreto per calmierare il prezzo dell’energia, il cui impatto potrebbe giovare anche all’azienda siderurgica di Terni.

Un altro tema chiave affrontato riguarda la convocazione del tavolo tecnico tra l’azienda, la Regione e le parti sociali, che sarà gestito dal Ministero dell’Industria e del Made in Italy. L’attesa per questo confronto è alta, in quanto rappresenta un passaggio fondamentale per definire il futuro produttivo di Ast e le misure di sostegno necessarie.

Proietti: “Azione immediata sull’energia, ma serve l’impegno della proprietà”

La presidente Proietti ha sottolineato che le sorti di Ast non riguardano solo l’Umbria, ma l’intero panorama nazionale ed europeo. La Regione sta facendo la sua parte e continuerà a farla, ma le concessioni idroelettriche potranno essere rinegoziate solo a partire dal 2029. Nel frattempo, per riprendere la produzione nel reparto a caldo, è necessario un intervento urgente sui costi dell’energia e la piena collaborazione della proprietà aziendale nel rispettare gli impegni assunti.

Il confronto con il governo e le istituzioni proseguirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di garantire la continuità produttiva e la competitività di Ast, settore strategico per l’economia regionale e nazionale.

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