La conclusione di una storia d’amore dovrebbe essere un momento di riflessione e, talvolta, di tristezza. Tuttavia, per una donna di Orvieto, questo momento ha segnato l’inizio di un terribile periodo di molestie e intimidazioni da parte del suo ex compagno, un quarantenne della zona, che non ha trovato pace nella fine della loro unione e ha deciso di intraprendere un cammino oscuro fatto di persecuzioni e minacce.
Gli episodi di stalking sono proseguiti incessantemente per mesi, costringendo infine la donna a cercare rifugio e protezione presso le autorità. La sua testimonianza al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, in Piazza Cahen, ha rivelato un quadro inquietante: tra le varie intimidazioni subite, vi era la minaccia di morte espressa dall’uomo durante una conversazione con dei familiari, affermando che “non sarebbe arrivata a sabato”. Accompagnata da un’amica, la vittima ha raccontato agli agenti la sua storia, segnata dalla paura e dalla sofferenza, spinta dalla necessità di mettere fine a tale tormento.
Gli agenti dell’Ufficio Controllo del Territorio, dopo aver ascoltato il suo racconto, non hanno esitato a informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, dando il via a un’indagine accurata guidata dalla stessa Procura. Il personale del Commissariato si è immediatamente messo all’opera, raccogliendo prove e testimonianze che hanno permesso di delineare un quadro chiaro delle persecuzioni subite dalla donna.
La risposta delle autorità non si è fatta attendere: sulla base delle informazioni raccolte, il Pubblico Ministero ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Terni l’applicazione di una misura cautelare nei confronti dell’ex compagno. Quest’ultimo è ora soggetto al divieto di avvicinamento alla donna, con l’obbligo di mantenere una distanza minima di 500 metri da lei e dai luoghi che frequenta. Per assicurare il rispetto di questa disposizione, è stato anche imposto l’uso del braccialetto elettronico.