Ancora una volta Palazzo Spada si trasforma in un ring. Normale quando c’è Bandecchi, che scambia le critiche dell’opposizione per insulti. Stavolta protagonisti della poco edificante scena sono Maria Grazia Proietti del Pd, Marco Celestino Cecconi di FdI, gli assessori Schenardi e Corridore, la vicepresidente Sara Francescangeli e un Bandecchi fra l’ironico e il dileggiante.
Motivo del contendere, le affermazioni pronunciate poco prima da Bandecchi contro medici e giornalisti definite inaccettabili. Maria Grazia Proietti, vale ricordalo, è medico geriatra quindi si è sentita anche chiamata in causa.
A queste chiede di replicare Corridore, che non essendo stato eletto è tecnicamente un assessore esterno. Prima bagarre, fra Cecconi e Francescangeli, col primo che contesta regolamento alla mano il fatto che gli esterni non possano prendere la parola e la seconda che spiega come il ministero dell’interno lo consenta per “fatto personale”, ritenendo le parole della Proietti come tale.
“Chiedo il parere del segretario generale”, urla Cecconi. Corridore gli rispondere che “Per portare un parere bisogna capirlo e lei non è in grado”.
Poi la furia di Svhneardi che attacca Cecconi, il quale stava parlando sottovoce con un compagno di partito, attaccando la maggioranza: “Lei parla sottovoce ma io la sento”, fa l’ex calciatore, scagliandosi contro Cecconi. L’intervento dell’assessore Iapadre evita il peggio. Finita qui? Nemmeno per idea. Corridore rincara la dose: “Lei è un vigliacco, Cecconi. Vada a lavorare che non l’ha mai fatto in vita sua”.
Nel mezzo, Bandecchi che prima ironizza “chiamate i pompieri”. E poi rivolto a Schenardi: “Non perda tempo con i c…”.