La carriera giudiziaria di Alberto Liguori ha segnato un nuovo capitolo con la recente nomina a Procuratore Capo di Civitavecchia, uno degli uffici giudiziari più influenti del Lazio. La decisione, arrivata dopo un periodo di intense controversie legali e amministrative, rappresenta non solo una vittoria personale per Liguori, ma anche un significativo cambio di direzione per la procura di Terni, dove il magistrato calabrese era stato recentemente reintegrato
Dal 2016, Liguori ha retto gli uffici di Palazzo Gazzoli mettendo il contrasto al traffico di droga al centro della sua attività, ma era stato destituito dall’incarico dal Consiglio di Stato relativamente ad un suo sollevando questioni di incompatibilità legate a scambi di comunicazioni con l’ex magistrato Luca Palamara relativamente a presunte nomine suggerite.
La situazione ha preso una svolta quando, dopo un ricorso, il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza favorevole a Liguori, annullando la precedente delibera di non conferma. Il verdetto non solo ha ripristinato la sua posizione a Palazzo Gazzoli, ma ha anche aperto la strada alla sua candidatura a Civitavecchia.
La nomina di Liguori è stata salutata con approvazione da parte della Quinta Commissione del Csm, che ha votato a maggioranza con quattro voti favorevoli e una sola astensione. Questo consenso dimostra la fiducia nel suo potenziale di portare stabilità e innovazione nella gestione della Procura di Civitavecchia.