Sicurezza, il ritorno delle ronde: “Gruppi di cittadini per segnalare presenze sospette”

La proposta del consigliere di Fratelli d'Italia: "Filo diretto con la Polizia e le forze dell'ordine tramite whatsapp e linea dedicata. Comune lanci progetto sperimentale"

Torna in auge una proposta sempreverde delle forze di centrodestra quando si parla di sicurezza: quella delle ronde. L’idea è di Roberto Pastura, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

In una nota, Pastura parla di “gruppi di quartiere”, che avrebbero il compito di monitorare le zone e segnalare alle forze dell’ordine, ma il senso è quello antico. Dietro la proposta c’è ovviamente un j’accuse per l’amministrazione Bandecchi, alla luce delle continue spaccate che non si sono fermate nemmeno col caldo torrido: “Assistiamo – scrive ad un incremento degli atti vandalici e dei furti sia nelle attività commerciali del centro che negli appartamenti soprattutto nella periferia.Tra spaccate negli esercizi commerciali del centro, a volte anche reiterati più volte nella stessa attività,  i furti nelle case abitate, non ultimi quelli recenti nel quartiere di Gabelletta, stanno suscitando paura e preoccupazione in città”.

Pastura  poi aggiunge come  “spesso i quartieri a risentirne maggiormente sono quelli di periferia dove per causa di forza maggiore vi è un minore presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Nella fattispecie Terni nord tra Borgo Rivo -Gabelletta e Cesi infatti, solo nel periodo tra Maggio e Agosto, si sono contati numerosi furti in abitazioni private”,

Partendo da questa fotografia, l’esponente meloniano parla di allarme sociale e della necessità di un intervento da parte del Comune: “Insieme  agli organi di pubblica sicurezza, unici chiamati ad intervenire in materia- scrive – è necessario però ragionare su degli strumenti straordinari; pertanto chiederò nel prossimo consiglio comunale di promuovere, in seno al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, la redazione di un regolamento ad hoc al fine di dare l’avvio alla sperimentazione e all’organizzazione dei gruppi di controllo di vicinato”.

Si tratterebbe, spiega Pastura, di gruppi civici di quartiere con coordinatore che – appositamente formati- “collaboreranno con il Comune e le forze dell’ordine segnalando presenze sospette ed episodi di microcriminalità osservati passeggiando nel proprio quartiere”. Dunque dove non arriveranno i vigilantes privati, pagati da Bandecchi, potrebbero farlo secondo Pastura i cittadini.

L’esponente di FdI suggerisce anche la modalità di segnalazione. “Whatsapp, per poi raggiungere la polizia municipale su una linea dedicata”. Un progetto pilota che”se dovesse dare risultati soddsifacenti potrebbe essere implementato con strumenti tecnologici maggiormente efficaci con i fondi dell’Agenda Urbana”.

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