Si lavora per accertare le responsabilità dopo la tragedia aerea nella quale giovedì scorso all’aviosuperficie hanno perso la vita gli abruzzesi Claudio Di Giacomo e Massimo Sciannamanico
Alle 16.30 sarà nominato il medico-legale incaricato di effettuare l’autopsia sulle vittime dell’incidente aereo. Nel frattempo il procuratore capo facente funzione di Terni Andrea Claudiani ha sottolineato come le indagini non escludano alcuna ipotesi, per accertare le responsabilità della caduta del bimotore poco dopo il decollo: tre le ipotesi al vaglio: malore del pilota – poco probabile – guasto tecnico, come si ipotizza dall’inizio o errore umano.
Il bimotore quadriposto sul quale volavano, fabbricato nel 1978 e preso a noleggio all’aeroclub di Pescara, è precipitato poco dopo il decollo dall’aviosuperficie “Leonardi” di Maratta, a Terni, in un terreno a due passi dalla superstrada, dando vita ad un incendio che non ha poi lasciato scampo alle vittime. L’aereo avrebbe cominciato a perdere quota quando era a circa 100 metri di altitudine e, stando ai testimoni, si è avvitato su se stesso prima di abbattersi al suolo. Le prime indagini sulla scatola nera del mezzo, il cui modello è tipico anche delle scuole per piloti, segnala sole 15 ore di volo dall’ultimo controllo, che normalmente viene effettuato ogni 50.
Certo è che la situazione per chi vola in questo momento è complicatissima. Lo scorso giugno c’era stato un incidente aereo a Corciano nel quale due imprenditori sono morti e solo nella giornata di sabato, a Magione si è sfiorata la tragedia con due feriti dopo la caduta in fase di decollo di un ultraleggero.