Adozioni, la stretta del comune: “Svuotare il canile o diventa una prigione”

Approvato il nuovo regolamento per il benessere animale a Terni: gestione dei canili, sicurezza e spazi pubblici al centro delle novità.

Un iter lungo e complesso ha portato alla definizione del nuovo regolamento per il benessere animale, approvato durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Terni. L’importante traguardo è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio 23 ottobre, con la partecipazione delle promotrici Maria Elena Gambini e Federica Mengaroni, insieme al dirigente Federico Nannurelli.

Secondo quanto spiegato dall’ingegner Federico Nannurelli, il nuovo regolamento rappresenta un importante strumento per l’amministrazione: “Lo scopo della conferenza è far conoscere ai cittadini il nuovo regolamento”. Il documento consente al Comune di Terni di affrontare tematiche legate agli animali attraverso una struttura normativa chiara e aggiornata. “Il Comune si dota di un testo unico che consente di poter operare in modo più attento”, ha precisato Nannurelli, sottolineando che il nuovo regolamento include sia aspetti dispositivi che sanzionatori, risultando conforme alle normative vigenti.

Tra le novità più rilevanti, il ruolo delle associazioni di protezione animali è stato rafforzato, permettendo loro di agire in modo trasversale sul tema del benessere animale. “Sulla gestione dei canili sono stati stabiliti gli obiettivi di qualità, garantendo procedure chiare per le adozioni”, ha aggiunto Nannurelli.

Una delle innovazioni riguarda l’accesso degli animali agli spazi pubblici. “E’ stata aperta la possibilità di condurre i cani nei parchi, rispettando le direttive comunitarie”, ha spiegato Nannurelli. I cani potranno entrare in parchi, cimiteri e uffici pubblici, ad eccezione delle aree ludiche e delle zone vicine alle undici aree di sgambatura già esistenti.

In tema di sicurezza, il regolamento prevede “un elenco dei cani morsicatori e il contestuale obbligo di assicurazione a tutela dei cittadini”, recependo così l’ordinanza del Ministero della Salute. È stato inoltre introdotto l’obbligo per i proprietari di acquisire un patentino per garantire una gestione responsabile degli animali. Questione al centro anche quella delle adozioni, dopo la recente vicenda di Poldo e Nina, adottati fuori regione: “Svuotate questo lurido canile”, aveva detto Bandecchi. Mengaroni ha spiegato: “I cani hanno un’anima ed il sacrosanto diritto di avere una famiglia”. Per Mengaroni, svuotare i canili è una questione di buonsenso e civiltà, e il regolamento contribuirà a far sì che i canili diventino solo un luogo temporaneo per gli animali in attesa di adozione. A questo proposito, è stato fatto un passo avanti anche per quanto riguarda le adozioni fuori regione, conformandosi alle normative nazionali e comunitarie.

Federico Nannurelli ha illustrato i dati attuali, evidenziando i progressi ottenuti grazie alle politiche di prevenzione. “Nel 2013 si contavano 1100 cani. A distanza di undici anni se ne computano 130 a Monte Argento e 180 nel canile di Colleluna”, ha dichiarato. Il trend positivo, con la riduzione degli abbandoni, sta portando a una diminuzione della necessità di strutture come il canile, che potrà ridurre la sua funzione se il fenomeno continuerà a calare.

Maria Elena Gambini ha poi ricordato come dal 1 gennaio scorso tutte le regioni italiane si stiano adeguando all’anagrafe canina, una misura che contribuisce a una gestione più efficiente. Gambini ha inoltre precisato: “Non spetta al comune il controllo post-affido, ma occorre preoccuparsi di quello sanitario”, ponendo l’accento sull’importanza delle condizioni di salute dei cani adottati.

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