Gli influencer, o comunque i personaggi della rete stanno diventando importanti. Lo dimostrano due storie che coinvolgono giovani content creator narnesi Ma che allo stesso tempo confermano anche da un lato il poco senso dell’ironia di taluni e dall’altro quando davvero i comportamenti di alcuni fra coloro che seguono i TikToker siano deplorevoli.
Andamo con ordine. Si chiude la vicenda giudiziaria fra Leonardo Piastrella, in arte Ermes Maiolica e Fedez. Il rapper- che evidentemente non conosceva l’ironia dell’ex metalmeccanico- aveva denunciato nel 2017 Maiolica per una fake news, ma che appunto era una battuta nel suo sitile, nella qualeannunciava del loro arresto a Milano per detenzione di cocaina. Ben 100.000 euro il risarcimento chiesto da lui e J AX.
Ieri il tribunale di Terni ha emesso la sentenza di non luogo a procedere. La vicenda si chiude perché il reato è prescritto, con Maiolica che esulta: “Un incubo durato quasi 8 anni. Grazie a tutti per il sostegno economico e morale ricevuto in questi anni e soprattutto grazie al mio avvocato Claudio Breda”.Per sostenere le spese legali del processo iniziato a Milano e poi trasferito a Terni, Maiolica aveva aperto una raccolta fondi.
Un altro narnese, Thomas Rossini, sta invece facendo i conti con la raffica di telefonate – a tutte le ore del giorno – che i suoi nonni ricevono sul telefono fisso. Rossini gira infatti quotidianamente video sul rapporto intergenerazionale con i nonni, un format da 55 milioni di visualizzazioni su TikTok. Dirette a pranzo e cena. I nonni Lamberto e Vera, sposati da 57 anni, si prestano, ma ora stanno pagando il conto. Il telefono- come si vede dal video, squilla sempre, non solo per i complimenti: insulti, pernacchie e anche minacce . “La nonna si è particolarmente spaventata quando qualcuno le ha detto di sapere dove abitiamo. Si è sentita minacciata”, dice Thomas. “Rintracciare il nostro numero è facile, si trova in elenco e non lo abbiamo fatto togliere. Non pensavamo mai di dover arrivare a staccare il telefono”- ha detto Thomas Rossini: “Siamo persone normali e ad oggi non abbiamo voluto esporre denuncia per non alzare il polverone, ma ci troveremo costretti a farlo”