Tutor in Valnerina, parte la petizione per disinstallarlo: “Andremo dal Prefetto”

Raccolte dal comitato oltre 1100 firme. La richiesta è di rivedere i limiti di velocità e di eliminare il nuovo dispositivo

Nuovo capitolo della vicenda Tutor. Dopo il botta e risposta a distanza fra il sindaco di Terni Bandecchi e l’omologa di Ferentillo Cascelli, parte la petizione contro il Tutor. In azione Domenico Leonardi, consigliere di minoranza nella città termale ma capofila in questa battaglia.

Leonardi ha raccolto oltre mille firme a favore della revisione dei limiti e dell’uso degli autovelox, la situazione è diventata insostenibile. “La sicurezza stradale deve essere al primo posto, ma qui in Valnerina si è trasformato tutto in un far west, con i conducenti che rischiano quotidianamente di incorrere in contravvenzioni, anche per motivi professionali,” afferma Leonardi, facendo riferimento a chi percorre la strada anche quattro volte al giorno. Leonardi era in prima fila nella manifestazione in Prefettura qualche mese fa.

Le critiche sono principalmente rivolte alla confusione normativa che caratterizza la zona, a partire dalle frequenti modifiche dei limiti di velocità. Nel 2021, il limite di velocità è stato ridotto a 50 km/h, dopo aver oscillato tra i 70 e i 50 km/h in diversi tratti, creando frustrazione tra i pendolari. In risposta, Leonardi ha lanciato una petizione che ha raccolto 1.100 firme, chiedendo una revisione delle normative sulla velocità e una gestione più trasparente degli autovelox.

A complicare ulteriormente la situazione è arrivato l’installazione del tutor, un dispositivo di monitoraggio della velocità, lo scorso 10 agosto. Il tutor copre un tratto di 5 chilometri tra il bivio di Papigno e il confine con Arrone. Leonardi, insieme ai suoi sostenitori, ha lanciato una nuova raccolta firme contro questo dispositivo, ritenuto inappropriato per la Valnerina, una zona con numerose uscite e intersezioni. “Ho già raccolto 300 firme contro l’installazione del tutor in questa zona,” afferma Leonardi, accusando l’amministrazione di non aver preso in considerazione le peculiarità del territorio.

La stessa sindaca Cascelli, pur dicendosi favorevole dell’introduzione di misure più severe per la sicurezza stradale in Valnerina, ma ha fatto chiarezza sulla gestione del tutor ha chiesto interventi radicali sulle carreggiate. Leonardi, tuttavia, non ha risparmiato critiche nemmeno su questo punto, ribadendo la necessità di rivedere i limiti di velocità e la gestione degli autovelox.

Il prossimo passo della battaglia, per Leonardi e il “comitato no tutor”, è un incontro con il prefetto Antonietta Orlando. L’obiettivo è sottoporre alla sua attenzione le firme raccolte e le richieste di modifica delle politiche relative alla sicurezza stradale in Valnerina. Le richieste includono non solo lo spegnimento del tutor, ma anche una revisione dei limiti di velocità e dell’uso degli autovelox, in un contesto che tenga conto delle peculiarità della zona e delle difficoltà vissute dai residenti e dai lavoratori. E sicuramente andranno dal Prefetto con in mano il pacchetto di multe ricevute in questi mesi.

 

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Operazione della Polizia che riesce ad intercettare i malviventi, ben noti alle forze dell'ordine: uno...
Dura nota del Sappe: "Contenti degli elogi del garante dei detenuti. L'Amministrazione Penitenziaria invece ci...
L'avvocato Caforio: strutture sovraffollate con fino a 6 detenuti per cella, servono interventi urgenti sul...

Altre notizie