Carcere di Terni, Osapp dal Prefetto: “Sabbione diventi solo per alta sicurezza e 41 bis”

Incontro tra il prefetto di Terni e i vertici dell’Osapp sulle criticità del carcere di Sabbione. Tra i problemi evidenziati: carenza di personale, sovraffollamento e gestione complessa dei detenuti.

Si è svolto presso Palazzo Bazzani a Terni un incontro tra il prefetto Antonietta Orlando e i rappresentanti dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria) per affrontare le problematiche della casa circondariale di vocabolo Sabbione. Alla riunione hanno preso parte il consigliere nazionale Osapp Roberto Mattarocchia e il segretario regionale dell’Umbria, Roberto Esposito.

Durante il confronto sono emerse diverse problematiche che affliggono l’istituto penitenziario ternano. Tra le questioni più urgenti, l’Osapp ha segnalato la grave carenza di personale, comprese le figure apicali, e in particolare l’assenza di un vicecomandante e di un comandante del Nucleo traduzioni e piantonamenti (Ntp). Secondo il sindacato, questa mancanza genera una gestione inadeguata del personale, causando malessere tra gli agenti.

Un altro nodo critico riguarda il sovraffollamento della struttura, con una presenza di circa 150 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare. Inoltre, la casa circondariale ospita diverse tipologie di detenuti, tra cui soggetti in alta sicurezza, media sicurezza, sex offender e detenuti con patologie psichiatriche. Tale eterogeneità, ha sottolineato l’Osapp, complica la gestione e incide sulla sicurezza.

Per queste ragioni, il sindacato ha avanzato la proposta di rivedere il circuito detentivo di Terni, trasformandolo in una struttura dedicata esclusivamente ai detenuti in regime di alta sicurezza e 41 bis. Questa soluzione, secondo l’Osapp, permetterebbe una maggiore efficienza operativa e garantirebbe una gestione più adeguata dei detenuti con problematiche psichiatriche, considerando che il personale attuale non dispone delle competenze specifiche necessarie.

Il confronto con il prefetto

L’incontro in prefettura è stato valutato positivamente dai rappresentanti dell’Osapp. Roberto Esposito ha espresso soddisfazione per il dialogo instaurato con il prefetto Orlando: “È stato un incontro importante e cordiale. Ho avuto l’opportunità di interloquire per la prima volta con il prefetto e sono rimasto pienamente soddisfatto dal confronto”.

Esposito ha poi sottolineato l’importanza della collaborazione istituzionale: “Intendo ringraziare il prefetto per l’ascolto delle istanze rappresentate, consapevole che il lavoro di squadra e la sinergia con la prefettura possono solo portare benefici alla nostra polizia penitenziaria”.

Anche Roberto Mattarocchia ha ribadito la necessità di un intervento concreto, affermando: “Credo nell’ascolto e nel confronto, ma poi bisogna decidere. E deve farlo uno solo, altrimenti si annacqua il principio di responsabilità, cosa che oggi al Sabbione non accade perché la reggenza, con l’assenza di gestione del personale, come più volte abbiamo denunciato, provoca malessere e confusione”.

L’Osapp ha infine sottolineato l’intenzione di proseguire il dialogo con la prefettura, con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci e durature per le problematiche evidenziate: “Con questo primo incontro, l’Osapp ha aperto un’interlocuzione con il prefetto che intendiamo portare avanti in modo costante, proficuo ed efficace”.

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