Al carcere di Terni superato il muro dei 600 detenuti: ben 140 più della capienza

Emergenza nel carcere di Terni: oltre 600 detenuti per 422 posti. Il senatore Verini (Pd) denuncia il sovraffollamento e accusa il Governo di inerzia.

La situazione nelle carceri umbre si fa sempre più critica. Nel carcere di Terni è stato superato il tetto dei 600 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 422 posti. A lanciare l’allarme è il senatore del Pd Walter Verini, segretario della Commissione Giustizia e capogruppo in Commissione Antimafia, che ha puntato il dito contro la gestione del sistema penitenziario da parte del ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

“Complimenti al ministro Nordio per un nuovo record raggiunto nella sua disastrosa politica carceraria”, ha dichiarato Verini in una nota, evidenziando come la situazione nel carcere di Terni sia ormai fuori controllo.

Una situazione al limite: agenti e personale sanitario insufficienti

Secondo Verini, la drammatica realtà del carcere di Terni è il risultato di una politica di indifferenza da parte del Governo, che continua a ignorare gli appelli lanciati nel tempo. “Dopo tante denunce, interrogazioni parlamentari e visite ispettive, non troviamo più le parole per descrivere questo disastro”, ha aggiunto il senatore.

Il sovraffollamento non è l’unico problema: la presenza contemporanea di diversi circuiti penitenziari, tra cui il 41 bis, l’alta sicurezza e i detenuti comuni, rende ancora più difficile la gestione dell’istituto. A questo si aggiunge una grave carenza di agenti di polizia penitenziaria, costretti a lavorare in condizioni proibitive, e la mancanza di personale medico e sanitario, che compromette ulteriormente la vivibilità del carcere.

Il senatore Verini ha poi ampliato il discorso all’intero sistema carcerario regionale, sottolineando che “non solo Terni, ma anche Spoleto, Perugia e in parte Orvieto stanno affrontando gravi difficoltà”. Le carceri umbre, ha detto, “sono lo specchio del dramma quotidiano che si vive negli istituti penitenziari italiani”.

La denuncia si conclude con un duro attacco al Governo e al Ministero della Giustizia, accusati di incapacità e disinteresse: “Su tutto dominano l’indifferenza e l’incapacità di questo Governo, troppo impegnato a fare la guerra all’indipendenza della magistratura, invece di dare risposte al sistema penitenziario”.

Il sovraffollamento delle carceri italiane è da anni un problema irrisolto. L’istituto di Terni rappresenta solo uno dei tanti casi critici in un sistema che fatica a garantire condizioni dignitose di detenzione. Le richieste di riforma, dagli investimenti nel personale alla revisione delle misure alternative alla detenzione, si scontrano con una politica che non sembra considerare il carcere una priorità.

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