Terni si prepara a salutare per l’ultima volta Ilaria Sula, la 22enne tragicamente uccisa dall’ex fidanzato, Mark Antony Samson, che ha confessato l’omicidio avvenuto nella sua abitazione a Roma. I funerali si terranno lunedì 7 aprile alle ore 14: da viale dello Stadio 5, abitazione di famiglia, partirà un corteo funebre diretto al cimitero cittadino. Una processione che si annuncia imponente, simbolo di un dolore collettivo che ha colpito l’intera comunità.
La città si fermerà, con il Comune che ha deciso di proclamare il lutto cittadino. Un gesto che va oltre il protocollo istituzionale, per esprimere vicinanza e partecipazione al dolore della famiglia e per sottolineare la gravità di un atto che ha lasciato sgomento e indignazione.
Una giovane vita spezzata, una comunità sconvolta
Ilaria Sula era una studentessa di statistica all’università La Sapienza di Roma, impegnata nel suo percorso di studi e benvoluta da tutti. Il suo sogno è stato interrotto brutalmente, in circostanze che hanno scioccato anche al di fuori del contesto ternano. I suoi genitori, Flamur e Gezime, insieme al fratello Leon, in questi giorni hanno ricevuto una valanga di messaggi, abbracci e sostegno da parte di conoscenti, amici e semplici cittadini.
Il dolore è diventato collettivo, trasformandosi in una richiesta di giustizia e verità che non riguarda solo i familiari, ma l’intera cittadinanza. Una voce unita che rifiuta la violenza e che chiede risposte e responsabilità, anche istituzionali, su quanto accaduto.
Il cordoglio di Terni si trasforma in mobilitazione
Il funerale sarà non solo un momento di commiato, ma anche un forte segnale sociale. Molte associazioni locali, rappresentanti delle istituzioni, amici e studenti si uniranno alla processione. È previsto un grande afflusso di persone per accompagnare la giovane nel suo ultimo viaggio, in un clima di silenzio, rispetto e riflessione.
Il Comune ha annunciato la sospensione di tutte le attività pubbliche non essenziali e invitato le scuole, i commercianti e le associazioni a osservare un minuto di silenzio in concomitanza con la cerimonia. Una decisione condivisa con le autorità religiose e civili per dare massima solennità al momento.