Mostra internazionale Opera con vista: arte contemporanea a Terni

Dal 6 al 16 giugno il museo diocesano ospita 50 artisti da tutto il mondo in dialogo con l’arte sacra

Mostra internazionale Opera con vista: arte contemporanea a Terni

Dal 6 al 16 giugno il museo diocesano ospita 50 artisti da tutto il mondo in dialogo con l’arte sacra

Un viaggio oltre i confini dell’arte, tra spiritualità e contemporaneità: è questo il cuore di Opera con vista, la mostra internazionale di arte contemporanea che sarà allestita dal 6 al 16 giugno negli spazi seicenteschi del museo diocesano e capitolare di Terni, con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

La rassegna, a cura di Stefania Pieralice, vedrà la partecipazione di circa 50 artisti internazionali provenienti da Italia, Germania, Canada, Messico, Brasile, Paesi Bassi, Russia, Austria, Sudan, Belgio, Polonia e Cina. Le opere saranno esposte a fianco delle collezioni sacre permanenti del museo, creando un contrasto e un dialogo tra passato e presente, tra linguaggi visivi distanti ma complementari.

Il vernissage ufficiale si svolgerà sabato 7 giugno alle ore 16.30, con la partecipazione di personalità di rilievo del panorama artistico contemporaneo. Tra gli ospiti attesi figura Daniele Radini Tedeschi, già curatore di otto edizioni della Biennale di Venezia e noto volto televisivo del programma culturale Applausi. Nel catalogo della mostra, Radini Tedeschi descrive gli artisti coinvolti come moderni anàrgiri, rievocando i santi medici medievali che operavano per pura vocazione.

Accanto a lui interverranno artisti come Jeremiah Chechik, nome di spicco dell’arte multidisciplinare internazionale, e Remo Carradori, pittore astrattista italiano a cui sarà dedicato un focus speciale all’interno della mostra.

L’ingresso sarà gratuito ogni giorno dalle 14.30 alle 19.30, offrendo al pubblico l’opportunità di visitare un’esposizione unica nel suo genere, dove la sperimentazione contemporanea incontra la tradizione religiosa in uno spazio storico di grande fascino: il palazzo del Seminario, che ospita il museo.

Secondo la visione curatoriale di Stefania Pieralice, Opera con vista rappresenta “un percorso oltre i confini, non tracciati da mappe o progetti urbani”, dove l’arte diventa terreno per l’inaspettato, il non riconoscibile, l’irriconoscibile. In questi spazi, dove la realtà si confonde con l’immaginazione, tutto può accadere.

Il progetto si arricchisce anche del contributo teorico di Anselm Jappe, docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, che propone una riflessione sull’arte come farmaco: termine ambivalente che nel suo significato originario racchiude sia la medicina che il veleno, suggerendo una doppia natura terapeutica e perturbante dell’opera artistica.

In una Terni sempre più aperta al dialogo culturale internazionale, la mostra Opera con vista si configura come un evento di forte impatto, capace di attrarre appassionati, studiosi e semplici visitatori, offrendo una chiave di lettura inedita sul presente artistico globale attraverso uno spazio fortemente simbolico.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Tre grandi tele inedite e opere monocromatiche nella suggestiva Chiesa di Sant’Antonio...
Dal 6 al 16 giugno il museo diocesano accoglie le visioni di cinquanta artisti da...
Il festival umbro rilancia con una sezione dedicata all’arte contemporanea e un programma internazionale che...

Altre notizie