Ogni estate, torna alla ribalta il drammatico problema della solitudine tra gli anziani, che spesso porta a tragiche conseguenze, come il ritrovamento di persone decedute in casa solo dopo diversi giorni. Secondo Eurostat, il 14% degli anziani italiani vive senza una rete di supporto a cui rivolgersi, una condizione che aggrava il rischio di depressione, disturbi del sonno, demenza e malattie cardiovascolari. Inoltre, il tasso di suicidi tra gli anziani in Italia è notevolmente superiore rispetto alla media dei paesi occidentali.
In Umbria, secondo i dati aggiornati al 1° gennaio 2023, si contano oltre 229.000 persone con più di 65 anni, di cui quasi 82.000 tra i 75 e gli 84 anni (pari al 9,6% della popolazione) e circa 41.000 ultraottantacinquenni (pari al 4,8%). Questi numeri sono destinati a crescere nei prossimi anni, con previsioni che indicano un aumento della popolazione ultraottantacinquenne al 6,5% entro il 2043 e al 10,6% entro il 2063.
In particolare, gli anziani soli in Umbria, stimati in 58.000 persone, soffrono maggiormente, con una prevalenza tra le donne. Questo scenario richiede interventi mirati per migliorare la qualità della vita e per garantire un supporto sociale adeguato. Come sottolinea Alberto Liurni, responsabile di Fipac Confesercenti Terni, la solitudine rappresenta un problema non solo sociale ma anche clinico, con un impatto significativo sulla salute mentale e fisica degli anziani.
L’assistenza domiciliare emerge come un elemento cruciale nella lotta contro la solitudine, fornendo non solo cure mediche ma anche un sostegno emotivo. È fondamentale costruire un tessuto sociale più coeso e inclusivo, dove gli anziani siano rispettati, ascoltati e, soprattutto, non si sentano soli. Fipac Terni è pronta a offrire il proprio contributo di idee e soluzioni per affrontare questa emergenza sociale.