Le attività osservate sabato mattina presso l’inceneritore Bioter di via Ratini a Terni hanno sollevato interrogativi, in particolare perché l’impianto era ufficialmente inattivo dal febbraio 2020. Dopo una serie di cambiamenti gestionali e passaggi di autorizzazioni, la struttura è ora sotto il controllo di Bioter SRL, una filiale di Rivalchim, e ha destato preoccupazioni per possibili operazioni non autorizzate. Si è dunque scatenata una battaglia politica sulla vicenda dell’inceneritore numero 2.
Durante l’estate, infatti erano state diffuse voci di una possibile riapertura dell’impianto, sempre negate dall’assessore all’ambiente Mascia Aniello, Di fronte alle recenti “emissioni” osservate e documentate anche dalla foto che vedete, tuttavia, Thomas De Luca, consigliere regionale del M5S, rilancia il tema: “Il M5S aveva detto la verità – oggi tutti i ternani possono vederlo con i loro occhi nelle foto diffuse da alcuni cittadini. Nel totale silenzio, ormai da settimane, Comune di Terni e Regione Umbria stanno svolgendo tavoli per la manutenzione straordinaria propedeutica all’imminente riavvio del secondo inceneritore.”
In risposta, l’assessore Aniello ha tranquillizzato la comunità affermando: “Niente ansia, nessun allarme. Quest’amministrazione respinge sin dagli esordi i tentativi di aprire un nuovo inceneritore a Terni.” Ha enfatizzato l’impegno dell’amministrazione a contrastare qualsiasi riavvio non autorizzato e a opporsi a iniziative dannose per l’ambiente.
Il sindaco Bandecchi, intervenendo su Instgram, ha rafforzato questo messaggio, chiamando in causa la giunta regionale “Ho mandato i vigili e ho firmato il provvedimento di chiusura. Non ci sono i permessi per lavorare e se ci fossero sarebbe gravissimo perché non ci sono stati inviati e nèmostrati.” Ha inoltre invitato la “detsra centro” a “fare ordine” e minacciato azioni decise contro chiunque contravvenga agli interessi ambientali e sanitari della città: “Volevamo essere tranquilli ma di fronte all’offesa di oggi si scatenerà una guerra feroce”