Picchia la madre e minaccia i vicini che cercano di fermarlo: in manette

. La misura cautelare, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Terni, è stata eseguita dai Carabinieri della Stazione di Terni per un uomo di 51 anni già noto per reati simili

Un clima di tensione ha pervaso per troppo tempo le mura domestiche di un’abitazione ternana e le dinamiche di vita all’interno di un condominio cittadino, culminando nell’arresto di un 51enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine. La misura cautelare, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Terni, è stata eseguita dai Carabinieri della Stazione di Terni, a seguito di un’accusa di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre anziana e di minacce aggravate nei confronti di altri residenti nel condominio.

L’indagine, innescata dalle segnalazioni dei vicini, ha portato alla luce una realtà inquietante. Il pregiudicato, già arrestato una decina di anni fa per reati analoghi, non ha mostrato segni di cambiamento dopo aver scontato la sua pena. Dal 2018, anno in cui è tornato a vivere con la madre, ha ripreso le sue condotte oppressive e violente. L’abitazione si è trasformata in un luogo di scontri e sopraffazioni, dove la richiesta incessante di denaro, l’accoglienza di individui problematici e le reazioni aggressive a ogni forma di dissenso hanno delineato un quadro di vita insostenibile per l’anziana donna.

La situazione di disagio si è estesa anche al vicinato, con alcuni residenti che, tentando di intervenire in soccorso della madre, sono stati oggetto di gravi minacce. La determinazione di questi ultimi nel denunciare gli episodi ha giocato un ruolo cruciale nell’avviare un’indagine approfondita da parte dei Carabinieri.

“Qualsiasi accenno di protesta della donna generava reazioni violente nel figlio”, raccontano le testimonianze, descrivendo un ambiente domestico segnato dalla paura e dalla costrizione. Gli interventi effettuati dai militari presso l’abitazione dell’uomo hanno permesso di raccogliere elementi sufficienti per costruire un solido quadro accusatorio.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, che ha supervisionato le indagini, ha quindi ottenuto l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, segnando il ritorno del pregiudicato dietro le sbarre del carcere di Sabbione.

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