Terni Tomorrow
Accedi
Cerca
Close this search box.

Unicusano, la Cassazione boccia il ricorso sul sequestro: “Soldi delle rette anche per le attività in Russia”

Confermato il sequestro dei 20 milioni all'ateneo di proprietà del sindaco Bandecchi: il denaro non sarebbe stato utilizzato per la terza missione o la formazione

A seguito di un’indagine approfondita condotta dalla Guardia di Finanza e di un intervento della Procura di Roma, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’Università Niccolò Cusano contro il sequestro di beni per un valore di 20 milioni di euro. L’indagine ha messo in luce presunte irregolarità fiscali e investimenti non legati alla formazione universitaria, come l’acquisto di un elicottero e auto di lusso, e la gestione della Ternana.

La decisione di gennaio 2023, che ha portato al sequestro, è stata confermata con la pubblicazione delle motivazioni di 23 pagine il 23 marzo 2023. Tra gli indagati figurano Stefano Bandecchi, fondatore dell’ateneo e ex amministratore, e altri due dirigenti. Si accusa l’Università di aver eluso il fisco approfittando di un regime fiscale agevolato per svolgere attività commerciali estranee alla sua missione educativa.

Le autorità giudiziarie sostengono che, dal 2017, l’ateneo ha operato quasi esclusivamente in settori commerciali, drenando risorse verso società estere e partecipate, tra cui quelle in Cina e Russia, legate alla costruzione e gestione di serre e al commercio all’ingrosso. Questo comportamento ha trasformato l’Università, di fatto, in una ‘holding capogruppo’ con un’ampia gamma di attività imprenditoriali. Fra queste risulterebbe anche la Ternana, sin quando ne è stato proprietario e con essa molti marchi comparsi anche nelle iniziative rossoverdi come Naturalia e Cuochissimo, oltre a aziende di mediazione immobiliare, riscossione dei tributi, trasporto aereo non di linea, attività immobiliari, imballaggio e confezionamento di generi alimentari, attività agricole, servizi di bellezza.

Inoltre, gli organi amministrativi della gran parte delle società partecipate da Unicusano, secondo la Cassazione sono persone “che hanno assunto cariche amministrative nell’ateneo sicché, il ruolo assunto dall’università non è quello di mera gestione statico-conservativa delle partecipazione ma di vero e proprio esercizio di impresa”.

Secondo la Cassazione, l’unica attività riconducibile alla terza missione è quella di Radio Cusano Campus e della televisione.

La difesa dell’Università sosteneva che gli avanzamenti gestionali potrebbero essere utilizzati per avviare iniziative commerciali, ma la Corte ha trovato queste argomentazioni “ammissibili ma infondate”, confermando il sequestro e sottolineando la gravità delle azioni intraprese dalla gestione.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Le vittime più gravi dell'incidente sono la conducente della Lancia Musa, una donna, e i...
Nei pressi di alcuni bar del centro storico un giovane, ha infastidito e minacciato tanto...
Massiccio investimento del Comune, saranno monitorati diversi spazi verdi. Ma dopo l'episodio a villaggio Matteotti...

Altre notizie

Terni Tomorrow