Lavoratrici della Conbipel in sciopero e presidio contro l’annunciata chiusura del sito di Terni. Oggi, venerdì 24 maggio i lavoratori incroceranno le braccia e daranno vita a un presidio di protesta in loco a partire dalle 9.30
Intervengono con una nota i gruppi consiliari di Partito Democratico e Innovare per Terni: “Esprimiamo solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori di Conbipel, in seguito alla decisione dei vertici aziendali rispetto alla decisione di procedere alla cessazione delle attività per la fine del mese di agosto. Condividiamo l’appello di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, sul danno enorme non solo per le famiglie coinvolte, ma per l’intera comunità ternana. È vero che la fuga dei grandi marchi, i quali applicano contratti regolari può produrre ulteriore precarietà occupazionale. Per questo aderiremo alla mobilitazione messa in campo e presenteremo un atto in consiglio comunale per chiedere alla giunta comunale di fare la sua parte”.
Secondo i sindacati la chiusura “sarebbe un danno enorme non solo per le famiglie coinvolte, ma per l’intera comunità ternana, perché la fuga dei grandi marchi che applicano contratti regolari può produrre ulteriore precarietà occupazionale”.
Sergio sabatini (Fisascata Cisl) chiede un ricollocamento delle otto lavoratrici, che sono giovani e quindi lontane dall’età della pensione “e vanno ricollocate il più vicino possibile, riconoscendo un indennizzo o un paracadute. Conbipel si assuma le sue responsabilità”.Lucia Rossi (Filcames Cgil) sottolinea come l’azienda abbia scelto di ricollocarle a Milano: “Una soluzione per molte impossibile”, sottolinea.
Le lavoratrici, in presidio, parano di uccisione di un futuro: “NOn siamo numeri o rami secchi, ma persone. Dopo 20 o 30 anni siamo in mezzo alla strada e qualcuna di noi ha rinunciato a veder crescere i figli”.