Assisi: Flashmob del Club Alpino Italiano contro le moto sui sentieri

Centinaia di partecipanti per chiedere l'annullamento della norma regionale che consente l'accesso dei mezzi motorizzati sui percorsi escursionistici umbri.

In centinaia hanno partecipato ad Assisi al flashmob “Rispetto! No moto sui sentieri”, organizzato dal Club Alpino Italiano (Cai) al termine della prima giornata di lavori dell’assemblea dei delegati. L’iniziativa ha visto la presenza dei rappresentanti delle sezioni Cai di tutta Italia, insieme al presidente generale Antonio Montani, ai membri del comitato direttivo centrale e ai consiglieri centrali.

In piazza del Comune, i partecipanti hanno sventolato fazzoletti bianchi per esprimere la loro “netta contrarietà” alla norma regionale introdotta a gennaio, che consente ai mezzi motorizzati di percorrere i sentieri umbri. “Ad Assisi, dove si è riunita l’Assemblea dei delegati del Cai con rappresentanti provenienti da tutta Italia, abbiamo chiesto rispetto per il lavoro dei nostri volontari che si occupano della manutenzione dei sentieri e l’annullamento di questo sciagurato emendamento”, ha dichiarato Montani in una nota ufficiale.

Montani ha aggiunto: “Crediamo che non sia un provvedimento produttivo per il turismo di un territorio che si definisce giustamente il cuore verde d’Italia, e deve continuare a esserlo. I mezzi a motore devono stare sulle strade e non sui sentieri.”

La norma regionale, introdotta con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e promuovere il turismo, ha suscitato numerose polemiche tra gli ambientalisti e gli appassionati di escursionismo. Gli oppositori sostengono che l’accesso dei mezzi motorizzati ai sentieri rappresenti una minaccia per l’integrità dei percorsi naturali e per la sicurezza dei camminatori.

Il Club Alpino Italiano, attraverso questa manifestazione, ha voluto sottolineare l’importanza di proteggere i sentieri escursionistici come patrimonio comune, preservando la loro natura incontaminata e promuovendo un turismo sostenibile. La presenza massiccia dei partecipanti al flashmob testimonia l’ampio sostegno alla causa e la preoccupazione diffusa per le possibili conseguenze negative dell’emendamento.

Il Cai, con le sue numerose sezioni sparse in tutto il territorio nazionale, si impegna da anni nella manutenzione e nella tutela dei sentieri, lavorando attivamente per garantire che questi rimangano accessibili e sicuri per tutti gli appassionati di escursionismo. L’associazione ritiene che il rispetto per l’ambiente e per il lavoro dei volontari sia fondamentale per il mantenimento della qualità e della bellezza dei percorsi naturali italiani.

L’invito del Cai alle autorità regionali è chiaro: rivedere la norma e trovare soluzioni alternative che non compromettano la natura dei sentieri e che possano conciliare le esigenze di sviluppo turistico con la necessità di preservare l’ambiente.

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