Il nuovo orario estivo di BusItalia per il trasporto pubblico ad Orvieto ha sollevato numerose proteste tra i cittadini, che lamentano significativi incrementi nei tempi di collegamento tra i quartieri della città e notevoli “buchi” orari. L’hub centrale di Orvieto Scalo non sembra aver risolto i problemi di collegamento. Infatti, per alcune tratte come quella tra Orvieto Scalo e Sferracavallo, la situazione è peggiorata.
La Filt Cgil, sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti, è intervenuta sulla questione con una nota incisiva. Secondo il coordinamento della Filt Cgil di Orvieto, la rimodulazione degli orari ha comportato una riduzione drastica delle corse, con un impatto significativo sui residenti. “Dopo continue riduzioni di servizi del trasporto pubblico locale nell’area orvietana, ora tocca alla Circolare B pagare dazio con tagli pesanti fino ad arrivare al dimezzamento delle corse dei bus”, ha dichiarato il sindacato.
La frequenza delle corse giornaliere è passata da 17 a 9, con conseguente smantellamento dei servizi di trasporto pubblico. Questo taglio non solo mette a rischio posti di lavoro, ma penalizza fortemente i cittadini, in particolare quelli che vivono nelle periferie come Sferracavallo, dove si registra il maggior numero di utenti. “Crediamo sia un vero smantellamento dei servizi”, ha affermato la Filt Cgil, “che mette a rischio posti di lavoro e penalizza fortemente i cittadini che utilizzano il mezzo pubblico”.
La Filt Cgil ha inoltre evidenziato il peggioramento della situazione ferroviaria, con una drastica riduzione dei treni diretti da Roma per Orvieto dalle 11:00 alle 17:20, ad eccezione di un solo Intercity alle 12:40. Questo obbliga pendolari e turisti a fare sosta ad Orte, allungando inevitabilmente i tempi di percorrenza. “Se a tutto ciò, aggiungiamo il disastro dei collegamenti ferroviari da e per Roma e Firenze, crediamo si sia fatto l’en plein”, ha dichiarato il sindacato. Anche per andare a Roma, la situazione è critica: dopo l’Intercity delle 7:25, la prossima opzione è alle 8:57, seguita da un’altra alle 12:17 e poi alle 15:33.
“Una pseudo catastrofe dei collegamenti sia cittadini che ferroviari”, ha concluso la Filt Cgil. Questo scenario rappresenta una vera disdetta per lavoratori, cittadini e viaggiatori che si trovano sempre più in difficoltà a causa dei continui tagli dei servizi di trasporto.