Il Consiglio comunale ha approvato, con 18 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti, l’atto di indirizzo relativo al progetto di riqualificazione di largo Cairoli. Finanziato con i fondi del Piano Periferie, il progetto prevede il completamento entro i termini indicati per scongiurare il rischio di perdere i finanziamenti assegnati. L’atto, presentato da un gruppo trasversale di consiglieri, impegna l’amministrazione a rispettare i tempi e a esplorare ulteriori fonti di finanziamento per valorizzare i reperti archeologici emersi durante gli scavi.
Il contesto e le problematiche del progetto
Gli scavi nell’area di largo Cairoli hanno portato alla luce le fondamenta di un monastero carmelitano del XVII secolo, un ritrovamento che ha suscitato l’interesse di cittadini e studiosi. La storia dell’area è segnata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e da successive trasformazioni che hanno visto la demolizione del monastero per far posto a parcheggi e strutture commerciali.
Nonostante l’importanza del ritrovamento, il progetto attuale non prevede la valorizzazione a vista dei resti, che saranno coperti da un rinterro protettivo per preservarne l’integrità. Questa scelta è stata dettata dalla necessità di rispettare le tempistiche e i fondi disponibili, evitando variazioni al piano originale che ne comprometterebbero l’esecuzione.
Le richieste dei cittadini
La petizione promossa dai cittadini, che ha raccolto oltre 600 firme, sottolinea il valore storico e culturale dei resti del Monastero di San Giuseppe e Santa Teresa. I firmatari chiedono che l’amministrazione individui soluzioni alternative per rendere fruibili e visibili i reperti, evitando il rinterro definitivo. Durante la seduta congiunta delle commissioni consiliari, i rappresentanti dei cittadini hanno evidenziato l’importanza di integrare la memoria storica di largo Cairoli nel piano di riqualificazione.
L’impegno dell’amministrazione
Il Sindaco e la Giunta hanno ribadito la volontà di completare il progetto entro i termini previsti, sfruttando i fondi già stanziati e valutando la possibilità di accedere a ulteriori risorse. L’obiettivo è salvaguardare l’area e valorizzarne il patrimonio archeologico in un secondo momento, compatibilmente con le disponibilità economiche future. I tecnici comunali hanno confermato che modifiche significative al progetto attuale comporterebbero la perdita dei finanziamenti ministeriali già acquisiti.
Conclusioni e prospettive future
L’intervento su largo Cairoli rappresenta una sfida tra la necessità di rispettare vincoli economici e temporali e la valorizzazione del patrimonio storico. Il dibattito tra amministrazione e cittadini resta aperto, con l’obiettivo comune di preservare un frammento importante della storia locale. La speranza è che futuri finanziamenti possano garantire un’adeguata valorizzazione dei reperti, rendendo largo Cairoli un luogo di memoria condivisa e di attrattiva culturale.