Sicurezza sul lavoro, Usl Umbria 2 firma protocollo per urgenze e malattie professionali

A Spoleto firmati due protocolli tra Procura e Usl dell’Umbria per potenziare la sicurezza sul lavoro e contrastare le malattie professionali.

Due protocolli d’intesa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle malattie professionali sono stati firmati questa mattina a Spoleto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto e dalle aziende sanitarie locali Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2. L’iniziativa ha coinvolto  il procuratore della Repubblica Claudio Cicchella, i direttori generali Nicola Nardella e Piero Carsili, e le direttrici dei servizi Psal (Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) Patrizia Bodo e Laura Sarnari.

Il primo protocollo mira a definire “indicazioni operative per garantire tempestività e uniformità negli interventi d’urgenza” in caso di infortuni sul lavoro mortali o gravi. L’obiettivo è assicurare un’azione coordinata tra forze di polizia, servizi di prevenzione delle Asl e vigili del fuoco, con il rapido accertamento dei fatti e l’individuazione delle responsabilità. La procedura prevede che l’ufficiale di polizia giudiziaria (Upg) dei servizi Psal trasmetta alla Procura una relazione preliminare per avviare eventuali atti urgenti, come sequestri o perquisizioni. In caso di decesso, sarà inoltre fornita immediata comunicazione ai congiunti del lavoratore coinvolto.

Il secondo protocollo, invece, si concentra sulle malattie professionali, un fenomeno in crescita anche in Umbria. “L’aumento delle segnalazioni è dovuto a una maggiore sensibilità dei medici certificatori e ai cambiamenti socio-economici”, si legge nel documento. Le linee guida tracciano il percorso per le indagini sul legame tra patologie e attività lavorative, con un focus sull’esposizione a materiali nocivi come l’amianto.

Il procuratore Cicchella ha sottolineato l’importanza dell’accordo, dichiarando: “Con la sottoscrizione dei protocolli d’intesa abbiamo reso più efficiente ed efficace la ricerca della responsabilità penale, assicurando rapidità e uniformità d’intervento. L’obiettivo è il rapido ed esaustivo accertamento dei fatti e delle eventuali responsabilità penali”.

Anche i direttori generali delle Usl hanno evidenziato il valore della collaborazione: “Questi protocolli nascono dalla necessità di coordinare le azioni di tutte le figure coinvolte, assicurando interventi tempestivi e mirati. Sul fronte delle malattie professionali, le aziende sanitarie svolgono un ruolo cruciale per identificare i nessi causali tra malattie e ambiente di lavoro”.

I dati confermano la rilevanza del tema: tra gennaio e novembre 2024, in Umbria si sono registrate 9.596 denunce di infortunio, in aumento rispetto alle 9.297 dello stesso periodo del 2023. Anche se le morti sul lavoro sono leggermente diminuite (21 contro 25), il numero rimane comunque significativo, evidenziando la necessità di interventi mirati e coordinati.

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