Sulla vicenda-stadio-clinica, scende in campo anche Stefano Bandecchi, nella doppia veste di sindaco di Terni e patron della Ternana Women, società che detiene il terreno dove dovrebbe sorgere la clinica. Il patron rossoverde D’Alessandro, nei giorni scorsi, aveva infatti parlato di “stadio prioritario”, spiegando che “costruire lo stadio non porta alcun vantaggio economico per la Ternana, che anzi spenderà soldi per un bene pubblico”.
“Sugli investimenti la Ternana non monetizza nulla, almeno sul fronte dei lavori- aveva detto il presidente rossoverde -. Non ci saranno benefici diretti a livello patrimoniale. Anche prima lo stadio era del Comune, ma il terreno era della Ternana, che lo patrimonializzava costruendo la clinica. Oggi non è così. Lo stadio è una priorità, il bene supremo è la Ternana. Stiamo lavorando affinchè lo stadio diventi sostenibile per la Ternana”.
Bandecchi gli risponde dalle colonne del Corriere dell’Umbria. “Se non vuole fare lo stadio-clinica ce lo dica con una nota ufficiale – spiega – In tal caso il Comune intenterà una causa contro chi non rispetterà l’impegno preso. D’Alessandro non è lo stesso che ha comprato la Ternana perchè voleva fare lo stadio-clinica? Il boccino sta in mano a loro, perchè vedo questa uscita come irrispettosa nei confronti del Comune e della città. In più i contatti con la Ternana Women sono interrotti da due settimane”
Intercettato anche da TeleGalileo, il sindaco fa sapere che i danni ammontano a 50 milioni circa: “O fanno lo stadio o lo faremo noi con i soldi loro”.
Intanto però il tempo stringe e bisognerà capire se procedere o meno col progetto perchè questo sarà la discriminante per la sottoscrizione della convenzione per l’uso del Liberati: il comune ha dato due settimane di tempo per rispondere alla Ternana: se non lo farà quetso equivarrà ad una rinuncia.