La riqualificazione del Polo di Pentima a Terni entra nel vivo. Il primo stralcio da 4 milioni di euro è stato assegnato e la consegna dei lavori è prevista per il 21 febbraio. L’intervento riguarda la ristrutturazione delle strutture utilizzate da Arpal e della palestra. Resta invece da approfondire la pianificazione del secondo stralcio da 17 milioni di euro. A riguardo, l’assessore regionale Francesco De Rebotti ha annunciato un confronto imminente con l’Università di Perugia, che dovrà stabilire «quale profilo adottare su Terni, anche per eventuali nuovi corsi di cui si sente parlare».
L’interrogazione in Assemblea legislativa
La questione è stata sollevata in Assemblea legislativa attraverso un’interrogazione presentata dalla consigliera di Fratelli d’Italia (FdI) Paola Agabiti. In aula, la consigliera Eleonora Pace (FdI) ha illustrato il contenuto dell’atto, ricordando che la Regione Umbria è proprietaria del complesso immobiliare ‘ex Ancifap’, situato a Pentima Bassa, Terni. Si tratta di un’area di circa 40 mila metri quadrati, che necessita di un ampio intervento di riqualificazione dal punto di vista architettonico, strutturale e funzionale, oltre a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Secondo Pace, il recupero del sito «garantirebbe la valorizzazione di una porzione di patrimonio regionale di particolare pregio architettonico e consentirebbe di realizzare in Umbria un polo della formazione per implementare, qualificare e sviluppare l’offerta formativa, didattica e universitaria attualmente esistente».
Il piano di riqualificazione e le risorse stanziate
Ripercorrendo l’iter della riqualificazione, Pace ha ricordato il protocollo d’intesa firmato nel 2022 tra la Regione Umbria, il Comune di Terni e l’Università di Perugia, con l’obiettivo di valorizzare il polo. L’ente regionale ha stanziato 20 milioni di euro, suddivisi nei due stralci di intervento. Tuttavia, la consigliera ha sottolineato che «all’interno del Programma di Governo della XII legislatura non vi è alcun riferimento alle politiche di gestione del patrimonio regionale».
Inoltre, ha evidenziato come l’assessore regionale allo sviluppo economico abbia dichiarato l’intenzione di sospendere temporaneamente l’iter, per approfondire meglio le ricadute dell’investimento, concordato anche con l’Università degli Studi di Perugia.