Il dolore per la perdita della propria compagna si trasforma in indignazione e sconforto di fronte all’inciviltà. Questo è ciò che sta vivendo Umberto Paolini, sopravvissuto a uno dei più gravi incidenti stradali avvenuti nel centro di Terni, che nel luglio 2022 ha strappato la vita a due donne orientali, investite mentre attraversavano la strada in via Cesare Battisti.
Per onorare la memoria della sua compagna e dell’altra vittima, Paolini ha ottenuto dal Comune di Terni il permesso di posizionare una targa commemorativa sul bordo del marciapiede, accanto a una piccola aiuola, proprio nel punto in cui avvenne la tragedia. Da allora, con cura e dedizione, si occupa personalmente di mantenerla pulita e decorarla con fiori freschi.
Un luogo di memoria trasformato in una discarica
Nonostante il suo impegno, Paolini assiste impotente al continuo degrado dello spazio, costantemente invaso da spazzatura, mozziconi di sigarette e biciclette parcheggiate senza criterio. “Quel piccolo angolo di terra – denuncia l’uomo – viene trattato come un semplice cestino dei rifiuti“.
In passato, Paolini aveva segnalato il problema all’assessore al decoro urbano, Mascia Aniello, che si era attivata per ripristinare l’ordine. Tuttavia, dopo un breve periodo, la situazione è tornata esattamente come prima… se non peggio.
L’ennesimo episodio di inciviltà
L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso si è verificata di recente, quando Paolini, recatosi a deporre nuovi fiori, ha assistito a un gesto sconcertante. “Una donna, con i bigodini in testa, ha gettato una sigaretta ancora accesa proprio sui fiori. Quando le ho chiesto il motivo del suo gesto, si è girata e, rientrando nel salone, ha risposto con un arrogante “Ma che c… vuoi?”.
Di fronte a tanta mancanza di rispetto, l’uomo ha preferito non reagire, limitandosi a raccogliere i rifiuti e ripulire l’area, ma il senso di amarezza e dolore resta.
L’appello alle istituzioni e ai cittadini
Paolini lancia quindi un appello sia alle autorità comunali, affinché vengano presi provvedimenti concreti, sia ai cittadini, esortandoli a dimostrare un minimo di rispetto per la memoria e il decoro urbano. Un gesto di civiltà che non dovrebbe richiedere richiami o sanzioni, ma semplicemente empatia e buon senso.