Maxi blitz della Polizia Penitenziaria al carcere di Orvieto che nella mattinata del 12 aprile, con il supporto del Nucleo Cinofili, ha condotto un’operazione al termine della quale sono stati sequestrati tre telefoni cellulari e un’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, attualmente sottoposte a esami di laboratorio per accertarne la natura e la quantità esatta.
I cellulari erano utilizzati da un detenuto italiano e da uno marocchino mentre la sostanza stupefacente era stata ben occultata da un noto spacciatore del viterbese, recentemente costituitosi nel penitenziario di Orvieto in seguito ad una condanna definitiva.
A dare notizia del blitz è il Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria che esprimendo “piena soddisfazione per l’operato degli agenti, che nonostante le criticità strutturali come carenza di personale, negazione delle ferie e condizioni lavorative difficili garantite da carcere di Orvieto, continuano a garantire ordine e sicurezza con abnegazione e senso dello Stato”, denunciano ancora una volta la situazione difficile e chiedono azioni concrete contro i soggetti coinvolti.
“Auspichiamo – scrive il sindacato – il trasferimento immediato dei soggetti responsabili e dei loro eventuali complici e che vengano adottate misure rigorose per prevenire il ripetersi di tali episodi, che minano la sicurezza dell’istituto e mettono a rischio la vita degli altri detenuti”. Inoltre il Sappe ribadisce la necessità “di un intervento deciso delle autorità competenti per garantire condizioni di lavoro dignitose e una gestione carceraria più efficace”.