Il settore motoristico e le nuove tecnologie legate al motore endotermico come possibile sbocco per le industrie umbre verso il futuro. Nasce così il Tavolo regionale dell’automotive, istituito dalla Regione e organizzato dall’assessore allo sviluppo economico Francesco Derebotti e le parti sindacali. Proprio da queste ultime, arriva una nota con le loro proposte avanzate, legate a una possibile trasformazione delle industrie interessate verso le nuove tecnologie motoristiche.
LE PROPOSTE. L’assessore Derebotti ha accolto le istanze dei sindacati e ha sottolineato come la giunta intenda ragionare su questo tema, ponendo al centro la concertazione. Si è parlato della valutazione dell’impatto della trasformazione dell’industria automobilistica e del suo indotto. Per questo, sarebbero necessari strumenti di supporto agli investimenti per l’eventuale riconversione della filiera e la salvaguardia di posti di lavoro. I sindacati Fim, Fiom e Uilm avanzano cinque questioni, per loro di rilevante importanza. Innanzitutto, costruire percorsi per incentivare le aziende desiderose di investire nel settore automoitive, poi creare un distretto automotive in Umbria con certificazione di qualità, incentivare la formazione per creare determinate figure professionali, promuovere una transizione che accompagni i cambiamenti produttivi e prevedere ammortizzatori sociali aggiuntivi per non lasciare indietro nessuno.